di Giorgia Grifoni
URBINO – La pioggia che sta cadendo in queste ore potrebbe aggravare il processo di scioglimento del manto nevoso e provocare danni a strade, fiumi e terreni. “Speravamo in temperature più basse – rivela Pierpaolo Tiberi, geologo della Protezione civile – che trattenessero un po’ la neve, in modo da non riversare molta acqua sul reticolo idrografico. Ma l’aumento delle temperature, unito alle piogge previste per i prossimi due giorni, sta creando un problema in più”. Il rischio maggiore, secondo il geologo, sono le zone di fondovalle, dove si accumulerebbe tutta l’acqua in eccesso.
ESONDAZIONI. “Ogni metro di neve –spiega Tiberi – sono 100 mm d’acqua. In qualche porzione di terreno la neve ha raggiunto anche i tre metri: sono circa 300 mm d’acqua potenzialmente rilasciati ai fiumi del territorio”. Il livello dei torrenti è però costantemente monitorato: “Non c’è ancora un effettivo pericolo di esondazione dei fiumi. Fortunatamente i corsi d’acqua non sono di livello elevato, ma resta il rischio per le zone di fondovalle, dove il fiume si vede arrivare un quantitativo d’acqua importante”.
FRANE. Altro rischio a seguito delle piogge di questi giorni è costituito dai dissesti franosi: i Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina in alcune zone periferiche dove erano avvenuti dei piccoli smottamenti. “I terreni che stanno assorbendo acqua – continua il geologo – chiaramente aumentano di peso, con il conseguente cedimento di versanti e colline”.
STRADE. Sono legati alle frane anche i danni alle strade, che si erano già verificati dopo l’alluvione dello scorso marzo. “Ci aspettiamo – conclude Tiberi – che la rete viaria venga seriamente danneggiata dalle nevicate delle scorse settimane. Molte strade che già nel marzo 2011 erano state interessate da diffusi dissesti dovuti alle alluvioni, potrebbero cedere ulteriormente. Sono a rischio soprattutto le strade provinciali, quelle comunali e, ovviamente, quelle private”.