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Maltempo nelle Marche, Protezione civile emette avviso di criticità idrogeologica

di    -    Pubblicato il 26/03/2014                 
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Frana

URBINO – La Protezione civile regionale ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse per l’intera giornata di giovedì e uno di criticità idrogeologica (definito “moderato”, terzo grado su una scala di quattro) fino a mezzogiorno di venerdì. Le abbondanti piogge previste, soprattutto nelle zone interne delle Marche, potrebbero infatti causare frane e smottamenti. Per quanto riguarda le zone costiere, soffieranno venti fino a 70 chilometri all’ora, quindi il rischio è quello delle mareggiate. Si tratta del secondo avviso che riguarda il rischio idrogeologico emesso da gennaio, ma del tredicesimo se si prende in considerazione da ottobre 2013.

Pioggia e frane sono un binomio frequente in una regione dalla profonda fragilità idrogeologica come quella delle Marche. Le abbondanti precipitazioni di questa stagione invernale hanno causato due vittime, per l’alluvione avvenuta a metà novembre e molti crolli, alcuni dei quali in strade strategiche per i collegamenti commerciali e per le zone turistiche. La strada statale 452 della Contessa è stata totalmente interrotta per venti giorni, nel tratto tra Pontericcioli di Cantiano e Gubbio e, anche se riaperta al traffico, il punto franato è tutt’ora percorribile sono su una carreggiata, a senso alternato. Da metà dicembre anche la via Flaminia è interrotta per una frana che ha fatto crollare metri di asfalto e messo in crisi le strutture turistiche del Furlo.

Il rischio del dissesto è alto anche nel territorio di Urbino. Ne è un esempio la strada provinciale 9 che collega la città ducale a Schieti, dove i cedimenti sono numerosi. Franato un tratto della strada tra Gadana e Pieve di Cagna, in località Ca’ Andreana, e un altro verso Pesaro, poco dopo Trasanni, in via Urbinate. Quella di Trasanni è una frana che risale al marzo del 2013. Una delle zone più a rischio nell’urbinate è la zona del Sasso, a causa della lottizzazione avvenuta negli anni passati che non ha tenuto conto del rischio idrogeologico di quell’area.

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