di Giorgia Grifoni e Antonio Siragusa
URBINO – Primo giorno di apertura per le scuole medie e superiori a Urbino dopo il ‘nevone’. Se le infiltrazioni e le pozze d’acqua sono comuni a molti istituti, la situazione peggiore si riscontra nella succursale dell’Istituto Statale d’Arte “Scuola del libro”, in via Bonconte da Montefeltro. Qui, per il peso della neve, si sono rotte alcune vetrate che compongono la copertura del plesso meridionale.
I Vigili del fuoco e una ditta di vetrai stanno lavorando per rimetterle a posto. Sono perciò inagibili e transennati col nastro segnaletico i laboratori di tecniche incisorie e di grafica editoriale, situati proprio sotto il tetto: per il resto le attività scolastiche sono riprese regolarmente. Gli accumuli di neve sui tetti hanno causato anche il distacco di alcune grondaie.
“Da venerdì siamo al lavoro per ripristinare tutti i locali” spiega il professore Andrea Passanisi, un collaboratore della Dirigente scolastica. “In via cautelare sono stati chiusi alcuni spazi della scuola, ma nel giro di una settimana dovremmo riuscire a renderli di nuovo funzionali”.
Per tutta l’emergenza, quando la scuola era chiusa, i riscaldamenti sono rimasti accesi e questo ha favorito lo scioglimento della neve. “Altrimenti – aggiunge Passanisi – ci sarebbero stati danni più gravi. Ora la Provincia si sta muovendo per far fronte alle necessità del momento attraverso le ditte che operano nel settore”.
All’Istituto comprensivo Pascoli, in via Piano Santa Lucia, la struttura è stata danneggiata dalla caduta di un cornicione, che ha causato delle infiltrazioni d’acqua. I tecnici del Comune e la Forestale di Belluno hanno coperto le perdite con un telo di plastica, in attesa che si possa sostituire il cornicione caduto. Si sono staccate anche delle tegole mentre la Forestale era al lavoro sui tetti. “Durante l’emergenza anche una ventina di genitori si è messa al lavoro per spalare la neve dai balconi. Devo ringraziarli” racconta la preside Daniela Tittarelli.
Infiltrazioni d’acqua e allagamenti anche all’Itis, dove oggi i ragazzi hanno trovato dei secchi nei corridoi e dove i banchi di alcune classi sono stati sostituiti perché erano intrisi d’acqua caduta dal soffitto.
Alla scuola media Volponi ora è tutto risolto, “ma durante le nevicate è entrata acqua nei laboratori, nell’ingresso, nelle due palestre e nei bagni” spiega Liana Carigi, direttore servizi generali e amministrativi dela scuola. “Venerdì e sabato sono arrivati i tecnici del Club alpino italiano per rimuovere la neve dai tetti della scuola e delle due palestre. Il Comune questa volta è stato molto solerte”.