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Comunità Montane troppo care, la Giunta regionale vuole le “Unioni”

di    -    Pubblicato il 6/03/2013                 
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ANCONA – La Giunta Regionale delle Marche ha approvato nel pomeriggio una proposta di legge – da sottoporre all’esame del Consiglio Regionale – che prevede lo scioglimento delle Comunità montane. Al loro posto sono previste delle Unioni Montane che raggrupperanno le funzioni e i servizi delle attuali Comunità, nell’idea della giunta più semplici ed economiche. Sarà destinato a questi nuovi enti il fondo regionale della montagna.

“E’ una scelta di semplificazione dei livelli istituzionali – ha spiegato il presidente Gian Mario Spacca – che però salvaguardia le funzioni di tutela e valorizzazione delle aree montane. Era necessario adeguare al mutato quadro normativo l’assetto delle Comunità montane della Regione per favorire sia la gestione associata delle funzioni comunali sia per assicurare la razionalizzazione delle strutture operanti nel territorio, evitando così la sovrapposizione di enti”.

Per creare le Unioni la Giunta Regionale ha previsto una rideterminazione dei confini delle aree montane, di dimensioni adatte all’esercizio di tutte le funzioni necessarie. A questo scopo i Comuni potranno scegliere di essere inseriti – o essere cancellati – dalla Comunità Montana ancora esistente. Una volta individuate le nuove aree ci saranno 180 giorni di tempo per richiedere la costituzione di una Unione Montana, che verrà riconosciuta ufficialmente solo dopo l’approvazione dello Statuto e l’elezione del suo presidente. A questo punto , nei 60 giorni seguenti, verrà abolita la Comunità Montana della zona interessata. Il consiglio dei nuovi enti sarà composto dai sindaci dei Comuni membri.

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