URBINO – Un viaggio tra i luoghi nascosti dell’architettura italiana: questa settimana palazzi storici e monumenti abitualmente chiusi al pubblico apriranno le porte per accogliere migliaia di visitatori in occasione della XXI Giornata di Primavera del Fai, prevista per il 23 e 24 marzo.
Saranno 700 i palazzi, i castelli e le chiese lungo lo stivale che potranno essere ammirate da connazionali e turisti, versando un contributo libero per sostenere il Fondo ambiente italiano, 700 Tesori italiani, ma neanche uno a Urbino.
“Non è la prima volta che scegliamo altri luoghi ‘segreti’ marchigiani – spiega Eugenia Rigi Luperti, delegata Fai di Urbino – nella città ducale è rimasto ben poco di chiuso al pubblico: molti palazzi privati sono stati smembrati per farne appartamenti per studenti, mentre altri come Palazzo Albani sono stati aperti negli anni passati”.
L’anno scorso era stata la volta dell’ex convento di S. Chiara, realizzato dall’architetto senese Francesco Di Giorgio Martini (lo stesso di Palazzo Ducale), oggi sede dell’Isia, che aveva accolto più di 2000 visitatori. Il 2013 è invece l’anno di Mercatello sul Metauro. “Fa parte della politica regionale – continua Eugenia Rigi Luperti – cambiare di anno in anno i luoghi di interesse pubblico e richiamare il turismo anche in realtà più piccole ma ugualmente di pregio, meno conosciute di Urbino”.
A Mercatello saranno visitabili la Chiesa di S. Francesco (la cui costruzione risale al 1235), un edificio semplice costituito da una sola navata con un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Caterina sulla lunetta del portale, e l’attiguo Museo Diocesano. E oltre al complesso francescano, i marchigiani potranno riscoprire anche il Palazzo ducale, di proprietà dei Della Rovere fino alla morte di Francesco Maria II, ultimo Duca d’Urbino,da poco restaurato, del quale è apprezzabile soprattutto l’esterno dell’edificio.
L’elenco dei luoghi aperti in occasione della Giornata di primavera del Fai è consultabile sul sito del Fondo