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Innovazione e pubblica amministrazione, la sfida di Urbino è diventare Smart City

di    -    Pubblicato il 5/04/2013                 
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URBINO – La sfida è quella di diventare smart city (una città sveglia, intelligente’) per una pubblica amministrazione ai tempi di internet e dei servizi telematici, nel  rapporto tra cittadini e imprese. Di questo si parlerà nel secondo convegno internazionale Eiburs- Taips di giovedì 18 e venerdì 19 aprile nel Dipartimento di Economia Società e Politica di palazzo Battiferri.

“Urbino per due giorni diventerà la capitale delle innovazioni tecnologiche utili alle istituzioni – ha detto Antonello Zanfei, docente di economia industriale e coordinatore del progetto Technology Adoption and Innovation in Public service (Taips) – l’Università urbinate è il leader di un importante progetto finanziato dalla Banca Europea degli Investimenti sullo sviluppo dei servizi pubblici in rete nel vecchio continente”.

Trenta tra economisti, ricercatori, esperti di innovazione e diffusione delle informazioni e rappresentanti della Banca Europea degli Investimenti interverranno all’incontro “Innovation in the public sector and the development of e-service” organizzato dall’Università di Urbino.

Da due anni il gruppo di lavoro coordinato dal professore Zanfei si avvale della collaborazione di esperti Istat, del Ministero dello sviluppo economico e di altre università italiane. Le loro ricerche hanno evidenziato che l’Italia è fanalino di coda rispetto alla media dei paesi europei per quanto riguarda le principali categorie di servizi pubblici elettronici: la diffusione dei sistemi informatizzati, la sanità in rete e i sistemi di trasporto intelligenti sono molto al di sotto della media europea.

I dati raccolti dal gruppo Taips consentono di confrontare il grado di sviluppo dei servizi in rete nelle diverse regioni italiane. Le Marche in questa speciale classifica stilata in base a quattro fattori ( servizi in rete per la salute, formazione, pubblica amministrazione e trasporto intelligente) si colloca a metà, al di sopra della Lombardia, regione decantata spesso per la sua efficienza e innovazione.

“La sfida anche per Urbino – continua Zanfei- è quella di diventare ‘Smart City‘ ovvero riuscire a mettere insieme l’impiego delle nuove tecnologie con la valorizzazione del suo enorme patrimonio culturale, storico e scientifico”.

Tra i partecipanti  nomi illustri del panorama europeo come Antony Arundel del Merit di Maastricht e Ian Miles della Manchester Business School, funzionari della Commissione Europea, dell’Ocse che si confronteranno sul tema della trasparenza e della circolazione delle informazioni con il gruppo di ricerca composto da docenti e ricercatori dell’Università di Urbino, Mario Pianta, Davide Arduini, Alessandra Cepparulo, Paolo Seri e Antonello Zanfei.  Quest’ultimo aprirà l’incontro dopo i saluti del Prorettore Giancarlo Ferrero e il direttore del Desp Ilario Favaretto, concentrando il suo intervento sul modo in cui le tecnologie dell’informazione stanno cambiando il ruolo della pubblica amministrazione nel mondo dell’economia.

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