URBINO – Due morti in due giorni nelle campagne urbinati. Venerdì scorso Gabriele Grassi, un agricoltore di 65 anni di San Sisto di Piandimeleto è morto dopo essere stato schiacciato dal proprio trattore. Il corpo dell’uomo è stato trovato molte ore dopo.
Dalla dinamica simile un altro incidente a distanza di 48 ore: domenica un uomo di 42 anni di origini sarde è stato travolto dal trattore nella zona di Ca’ Petruccio, nelle campagne tra Monte Avorio e Monte Soffio. L’allarme è scattato intorno alle 17.00 ma l’intervento dei Vigili del fuoco, del 118 e dei Carabinieri non è servito per salvare la vita dell’agricoltore.
Sono un centinaio i lavoratori che dall’inizio dell’anno hanno perso la vita sul luogo di lavoro. Se poi a questa cifra “si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano le 185 vittime (stima minima)”. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro il 42% sono morti nell’edilizia, il 20% in agricoltura, l’8,9% nell’industria e l’8,6% nell’autotrasporto. Dal 2008, anno di apertura dell’osservatorio, sono decedute 5000 persone sui luoghi di lavoro.
L’Italia nel 2012 è stata la prima nazione d’Europa per morti sul lavoro con 1180 vittime. Di questa cifra fanno parte anche le ‘morti invisibili’, ossia quelle di coloro che muoiono lavorando in nero. Quando usciranno i dati ufficiali del 2012 “vedrete quante di queste morti, come gli anni scorsi, spariranno dalle statistiche – dichiarano dall’Osservatorio – risulteranno circa il 20% in meno rispetto ai nostri dati”.