URBINO – Era arrivato al pronto soccorso di Sassocorvaro denutrito e disidratato, accusando dei dolori. Francesco Gaudio, di 67 anni, visitato dai medici del reparto che riscontrarono una broncopolmonite, fu però dimesso e rimandato alla casa di riposo Massaioli, nella quale alloggiava . Morì due giorni dopo per complicazioni cardiache. Per questo due dottori del Pronto soccorso e due della casa di riposo sono imputati di omicidio colposo per responsabilità medica. I fatti risalgono al 2009, così come la denuncia dell’ex moglie di Gaudio e dei due figli. Ma il dibattimento è stato rinviato a novembre dal giudice Alessandra Conti.
L’ex moglie del defunto aveva mantenuto un buon rapporto con Francesco Gaudio, e dopo il ricovero nella casa di riposo, aveva visto l’ex marito cadere in uno stato di forte depressione e di degrado fisico. L’uomo infatti, entrato nella casa in salute, dopo poco tempo era stato costretto da una forte denutrizione a muoversi sulla sedia a rotelle.
L’apertura del dibattimento è stata rinviata per anni fino a oggi, termine ultimo, per l’Asur, per costituirsi parte in causa per responsabilità civili. Si dovrà aspettare novembre per sapere i risultati delle perizie dei medici delle parti.