ANCONA – Presentata anche ad Ancona la prima edizione del Festival del giornalismo culturale che si terrà a Urbino il 3 e 4 Maggio. Scenografia dell’evento saranno i luoghi simbolo dell’arte e della storia della città: le sale di Palazzo Ducale e il Collegio Raffaello faranno da sfondo alla due giorni sui temi dell’informazione culturale, organizzata dal dipartimento di Scienze della comunicazione dell’Università e dalla Scuola di Giornalismo di Urbino.
Rapporto tra informazione mainstream e web, novità nell’informazione culturale e importanza degli inserti: questi i nuclei tematici che come un filo d’Arianna immaginario orienteranno le riflessioni di giornalisti, scrittori e accademici. Titolo dell’edizione è proprio “Dalla terz@ al web”: la chiocciola che sostituisce la lettera dell’alfabeto si carica di un grande valore simbolico per sottolineare il coinvolgimento del giornalismo culturale nella vertiginosa transizione che sta investendo il mondo dei giornali.
“Il Festival del Giornalismo culturale – spiega Pietro Balducci, responsabile ufficio stampa di Banca Marche, che sponsorizza l’evento – potrebbe creare un indotto economico importante per tutta la regione”.
Secondo Lella Mazzoli, organizzatrice dell’evento e direttrice dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo, è “interessante far partire un’iniziativa del genere proprio da Urbino, culla di cultura e città universitaria da 500 anni”.
La terza pagina, nicchia culturale nata in Italia nel 1901 e scomparsa nel 1956, è ancora oggi alla ricerca di una propria dimensione. Storicamente legato a un pubblico élitario, il giornalismo culturale negli ultimi anni si è aperto a argomenti più fruibili, come i temi enogastronomici che saranno affrontati nella prima giornata di incontri.
Tra gli interventi più attesi, e probabilmente più pungenti, ci sarà “Un j’accuse al giornalismo culturale italiano” del critico letterario Piero Dorfles. Ma il vero cuore dell’edizione sarà il tentativo, nella seconda giornata, di fotografare la situazione dell’informazione culturale italiana. Giornalisti, scrittori, editori, sociologi, una rosa di professionisti provenienti da settori diversi discuterà sul tema, quasi a voler dimostrare che la cultura è il centro intorno a cui si muove un mondo più vasto di cui non fanno parte soltanto gli “addetti ai lavori”.
Alberto Notarbartolo, vicedirettore di Internazionale, fornirà “uno sguardo dell’aquila” sulla situazione del giornalismo culturale all’estero, aiutato da altri tre colleghi di El Mundo, Le Monde, Condè Nast Travel e El Pais. Finito il “viaggio europeo”, ne comincerà un altro tutto italiano attraverso quello che Alessandro Zaccuri ha definito “uno sguardo culturale sull’attualità”. “Noi italiani – afferma Lella Mazzoli – tendiamo a usare la cultura per analizzare il presente”.
A conclusione del festival, Piero Dorfles premierà personalmente il vincitore del concorso sul giornalismo culturale destinato a giovani giornalisti delle scuole e alunni delle scuole superiori. “In un momento di crisi profonda delle attività culturali – spiega Davide Rossi, assessore alla cultura della provincia di Pesaro e Urbino, che patrocina l’evento – il festival potrebbe regalare un momento di slancio alla città e all’intero territorio”.