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Le Belle arti orfane della Provincia: “Dovremo alzare le tasse agli allievi”

URBINO – Se non vogliono sentirsi come Leonardo e Michelangelo, che completavano le loro opere a lume di candela o davanti ad un camino, gli studenti dell’accademia di Belle arti di Urbino dovranno probabilmente vedersela con un aumento delle tasse d’iscrizione. Dallo scorso 1° gennaio la provincia di Pesaro e Urbino ha infatti smesso di pagare le utenze della scuola, su indicazione della Corte dei Conti, e per coprire le spese di luce e gas un adeguamento dei contributi degli allievi sarà inevitabile, fanno sapere all’Accademia.

“Siamo stati fortunati perché la provincia – spiega Massimo Castellucci, direttore amministrativo – ha continuato a finanziarci nonostante dal 2005 il nostro istituto non rientri più in quelli di sua competenza. L’Accademia è stata infatti trasferita dal comparto scuola al comparto Afam, Alta formazione artistica musicale coreutica”.

Su indicazione della Corte dei Conti, la provincia ha dovuto smettere di erogare i fondi per evitare che i dirigenti che davano via libera ai pagamenti all’Accademia incorressero in sanzioni. “Oltre a saldare le bollette di luce e gas – continua Castellucci – la provincia ci garantiva anche importanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, a cui oggi non provvede nessuno”.

In quanto parte dell’Afam, il pagamento delle utenze e la manutenzione sarebbe dovuta rientrare tra le competenze del ministero dell’Istruzione ma come sottolinea Castellucci i fondi provenienti da Roma vengono decurtati di anno in anno: “Ci arrivano poche decine di migliaia di euro che non bastano nemmeno a coprire i costi dell’attività didattica. Purtroppo l’unica soluzione che vedo è l’aumento delle tasse degli allievi in modo da coprire almeno le spese delle utenze di luce e gas”. Al momento non si sa di quanto potranno aumentare: “Ad oggi ogni allievo spende intorno agli 800 euro, molto di meno di altri istituzioni”.

Per i lavori di manutenzione l’Accademia spera invece di poter contare sul comune di Urbino, in quanto proprietario degli immobili, evitando così che i propri allievi debbano sobbarcarsi anche questo tipo di spese.

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