FERMIGNANO – Ne resta solo uno. Marrone, senza alcuna scritta e pieno di rifiuti indifferenziati. Stiamo parlando dell‘unico bidone per la raccolta dell’organico rimasto a Fermignano, vicino a un parchetto in viale Martiri della Libertà.
La raccolta dell’umido è partita nel 2003 come un progetto sperimentale per tutta la Comunità montana, ma non è mai decollato. Il problema, allora, era la mancanza di un sito di stoccaggio che però è stato creato nel 2006 nella discarica di Ca’ Lucio.
Nel frattempo sono passati 7 anni e da allora, a Fermignano, di bidoni per la raccolta dell’umido nemmeno l’ombra.
“L’assenza di una raccolta dell’organico può creare problemi di salute alle persone ma il sindaco, che pure è un medico, non se ne interessa” è quello che ha detto l’architetto Augusto Savini, segnalando la vicenda alla redazione del Ducato. Cittadino troppo puntiglioso o qualcosa di più?
A gestire la raccolta dei rifiuti a Fermignano, come in tutti i comuni limitrofi, è la partecipata Marche Multiservizi (Mms). L’azienda cura tutto il ciclo dei rifiuti: posiziona i cassonetti per la raccolta differenziata, ritira l’immondizia e la segue nella fase di trattamento e recupero.
Quando si va in un qualsiasi comune della zona a chiedere informazioni sui rifiuti, sul gas o sull’acqua, la risposta che si riceve più di frequente è: “Non lo sappiamo, se ne occupa Marche Multiservizi”. “A Fermignano la raccolta dell’organico non si fa perché il Comune non ha più chiesto il rinnovo della convenzione“, è la risposta di un operatore del servizio informazioni di Mms Urbino.
“Marche Multiservizi – ribatte il vicesindaco Andrea Guidarelli – ha dimenticato il fatto che è una società nata dai comuni. Perciò non dovrebbe pensare ai profitti aziendali”.
“Aspettavamo le proposte da parte dell’azienda – dice il vicesindaco – che però non sono mai arrivate. Così, un mese fa abbiamo chiesto di reintrodurre i cassonetti marroni per permettere di iniziare la raccolta, ma Marche Multiservizi non ci ha ancora risposto”.
Ad oggi il comune di Fermignano, come riportato dai dati della regione Marche, raggiunge il 33,27% di differenziata. Con la raccolta dell’umido la percentuale potrebbe crescere. “Non capisco perché ai comuni vicini vengano proposti servizi e a noi no”, conclude Guidarelli.