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Biennale dell’umorismo, in finale Dario Picariello dell’Accademia di Urbino

di    -    Pubblicato il 11/06/2013                 
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URBINO – L’umorismo della sorpresa, dell’inaspettato, di quello che sembra ma si rivela tutt’altro, è il risultato di un’intuizione e di una riflessione. È questo umorismo che Dario Picariello, studente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, ha declinato nel suo video Smile, tra i sei finalisti dell’edizione 2013 della Biennale dell’umorismo di Tolentino, l’evento dedicato all’ironia nell’arte, in cui questa componente della cultura trova un posto di primo piano fin dalla prima edizione del 1961.

Smile racconta come la verità spesso non sia nella prima impressione. Nelle immagini compaiono quattro persone in primo piano, tre ragazze e un ragazzo. Le loro smorfie sembrano raccontare azioni precise: la prima guarda in basso, molto concentrata. La seconda è arrabbiata, la terza sembra eccitata, mentre il quarto piange. Ma quando la telecamera si muove e l’inquadratura scende, le azioni si rivelano per quello che sono e così facendo svelano il sorriso.

Immagine anteprima YouTube

“Volevo raccontare il paradosso della verità – spiega Dario – quello che è non è ciò che inizialmente tu vedi. E il risultato fa sorridere”. L’artista ha partecipato al concorso con tre lavori, Smile è l’ultimo che ha inviato. Nato su sua idea, con la collaborazione del gruppo GiuDaPari, con cui lavora spesso, il progetto non era stato pensato per partecipare. “È stato un caso che abbiano scelto questo video – racconta – l’avevo aggiunto più per gioco che per altro”. Con suo stupore è stato invece selezionato.

Ventidue anni, di Avellino, iscritto al primo anno di specialistica in decorazione, Dario ha dimestichezza con l’attrezzatura video – ci lavora da quattro anni – e aveva già partecipato al concorso nel biennio passato, arrivando anche allora tra i finalisti. Quest’anno è nuovamente tra i sei artisti selezionati sul tema “o combatti o scappi (oppure ridi)”. Ha superato la prima selezione, che su 900 partecipanti ne ha scremati prima 90, poi 50 sul giudizio della giuria tecnica. Infine è approdato all’ultimo round, dove si vincerà a colpi di ‘like’ sui social network.

In attesa della chiusura delle votazioni venerdì 14 giugno alle 13, con un occhio al futuro lo studente non sa dire se parteciperà nuovamente alla prossima edizione. “Non ho idea di dove sarò tra due anni – spiega – spero di lanciarmi in tanti altri progetti, perché no, magari la Biennale di Venezia”.

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