URBINO – Una passeggiata tra le vie di Urbino, una tappa al Municipio per incontrare i giornalisti, poi un giro a Palazzo Ducale e di nuovo giù oltre via Veneto per visitare la casa natale di Raffaello. Questo l’itinerario dell’assessore alla cultura della città di Sofia, Malina Edreva, che stamattina insieme al sindaco di Urbino, Franco Corbucci, ha presentato il memorandum firmato ieri a Roma che contiene un programma di attività condivise da Urbino e Sofia, entrambe candidate a capitale europea della cultura nel 2019.
Bilanciamento di tradizione e innovazione, forte coinvolgimento della cittadinanza, apertura all’internazionalità: sono questi gli ingredienti base dei progetti delle due città, molto diverse eppure così vicine, da ieri in partenariato. “L’incontro di ieri a Roma – ha detto il sindaco Franco Corbucci – ha dimostrato come la città di Urbino sia appoggiata da uomini insigni, quali Umberto Eco, Corrado Augias, Ilvo Diamanti. Città, istituzioni e cittadini stanno rispondendo bene all’evento. È un fiorire di proposte per la nostra candidatura”.
Hanno espresso entusiasmo anche le parole della Edreva, interpretate da Costanza Ivanova, già direttore dell’Istituto Dante Alighieri di Sofia: “Per noi – ha affermato la Edreva – è un piacere e un onore avere un partenariato con la città e la regione Marche. La presentazione di ieri di Jack Lang, presidente del comitato promotore, ci ha dato molta forza ed energia per l’impegno che dovranno sostenere le nostre città”.
Anche l’assessore alla cultura bulgaro ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei cittadini all’iniziativa. “Già dalla scelta del logo – ha detto la Edreva – abbiamo dato spazio ai cittadini attraverso un concorso. C’è poi molta apertura nei confronti dei giovani e di tutti quelli che vogliono debuttare nell’arte e nella cultura in generale”.
I primi passi sono stati fatti ma la strada è ancora lunga. Tra settembre e ottobre di quest’anno una commissione selezionatrice opererà la prima scrematura tra le tante città candidate sia in Italia che in Bulgaria e stilerà una short list. Solo da quel momento, se accettate, l’impegno e la cooperazione tra Urbino e Sofia diventerà più concreta.