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Il bilancio regionale ‘taglia’ i parchi marchigiani

di    -    Pubblicato il 9/12/2013                 
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La gola del Furlo - foto di Alicudi da Wikipedia

La gola del Furlo – foto di Alicudi da Wikipedia

URBINO – Addio ai monti. Tutti i parchi e le aree protette delle Marche si apprestano ad essere cancellate dal bilancio regionale: il nuovo documento prevede il taglio del 37% delle spese correnti e il 40% degli investimenti per ciò che riguarda la gestione delle riserve naturali. Lo denuncia Fabrizio Giuliani, presidente di Federparchi Marche.

Nella provincia di Pesaro e Urbino soltanto la riserva della Gola del Furlo è a rischio ma, su tutto il territorio regionale, altre cinque riserve e quattro parchi potrebbero risentire gravemente degli effetti del nuovo documento finanziario in corso di discussione in queste ore ad Ancona. Con la nuova legge sarebbero tolti ai parchi, rispetto al 2013, 1 milione e 200mila euro su 3 milioni e 300mila dello scorso anno: le aree protette delle Marche dovrebbero sopravvivere soltanto con 2 milioni e 100mila euro per tutto il 2014. Cifre irrisorie per un bilancio regionale quasi miliardario: il risparmio sarebbe dello 0,22%.

Tutto questo attira le critiche di molti, capofila proprio Fabrizio Giuliani che ha spiegato al Ducato: “Tagliando spese di investimento terremmo i lavoratori a busta paga, ma verrebbero pagati per non fare nulla. Con quel tipo di taglio infatti le risorse diventano talmente scarse da non permettere alcuna attività, quindi le aree protette verrebbero virtualmente cancellate”. “Abbiamo effettuato attività di tutti i tipi – ha continuato Giuliani – in particolare, forse la più importante è l’educazione ambientale per i bambini delle scuole marchigiane. Con il bilancio del 2013 abbiamo raschiato il barile, così incominciamo a scavare oltre il fondo. Mi chiedo se a questo punto non abbia maggior senso buttarlo via questo barile, dato che evidentemente la regione Marche non vuole più spendere per le politiche ambientali”. “Se i parchi vegetano, muoiono – ha concluso Giuliani – se non sperimentano e conservano, non servono a nulla”.

Un’indignazione che ha coinvolto anche chi siede sugli scranni del consiglio regionale, ma anche parlamentari: la deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni ha duramente attaccato la giunta regionale dicendosi “indignata per la scelta che la giunta Spacca si sta apprestando a prendere. Per ora si tratta di voci che però arrivano da ambienti ben informati e sarebbe l’ennesima scelta suicida presa contro gli interessi della collettività a firma di Spacca e soci”. Anche dai banchi anconetani però arrivano voci di moderato dissenso: “Urge – scrive, pur salvando la giunta Spacca, il consigliere Idv Luca Acacia Scarpetti – rivisitare la legge sugli Ersu e sui Parchi proprio per proteggere questi due importanti sistemi e realtà”.

Nessuna notizia, invece, arriva dalla giunta: l’assessore all’ambiente Maura Malaspina non ha risposto alle domande poste dal Ducato.

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