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Raphael Gualazzi: «Nascere a Urbino il mio happy mistake»

di    -    Pubblicato il 9/12/2013                 
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RAPHAEL-GUALAZZIURBINO – Anche se ormai è una star internazionale della musica, Raphael Gualazzi è rimasto il ragazzo alto dagli occhi sognanti che suonava il piano al Caffè del Sole. Pur avendo portato la sua musica jazz nei teatri di mezzo mondo, Raphael sembra quasi impacciato quando deve parlare con i giornalisti, anche se  non smette mai di scherzare e di sorridere.

Nel suo “Happy Mistake Tour”, Raphael ha deciso di fermarsi anche a Urbino, per raccontare come nasce la sua musica e qual è il rapporto con la sua città natale: «Urbino è una città molto fertile dal punto di vista musicale, penso che sia un luogo in cui possano nascere molti nuovi talenti».

Un happy mistake legato alla tua città? 
«Sicuramente nascere qui, a Urbino. Un centro piccolo, ma anche un posto così tremendamente bello e pieno di ispirazione».

Tu canti perfettamente sia in italiano sia in inglese: in che modo decidi la lingua da usare nella scrittura di una canzone?
«Credo che una buona musica possa suonare in tantissime lingue. L’italiano è una delle più belle; è così musicale già di suo che a volte è difficile scrivere la musica. É talmente musicale che in certe occasioni aggiungerci le note sembra superfluo. L’inglese invece trovo che sia una lingua più ritmica e più intensa nell’impatto… insomma, ogni lingua ha una sua attitudine e una sua particolarità. Per questo è bello imparare tante lingue».

Andrai a Sanremo quest’anno?
«Dipende. Se c’è un brano bello potrei anche partecipare. Adesso non ho certezze, insomma».

Gli artisti del momento che ti piacciono e con cui vorresti fare una collaborazione?
«Ce ne sono tantissimi, anche su scala internazionale. Tantissimi soprattutto nel campo della soul music, r’n’b, jazz, classica. È difficile fare una scelta».

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