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Capitale della cultura, città poco coinvolta: ecco perché Urbino è stata bocciata

di    -    Pubblicato il 14/01/2014                 
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Città-ideale-contemporaneaURBINO – Se il sindaco di Urbino Franco Corbucci è oggi a Roma, per chiedere che i progetti presentati nella candidatura della città ducale a capitale europea della Cultura 2019 non vadano dispersi, ancora in molti si chiedono perché Urbino sia stata esclusa. A rispondere è stata la stessa Commissione Europea: nella relazione della fase di pre-selezione di tutte le candidature italiane si legge che “il budget (25 milioni euro, ndr) investito dal team urbinate è adeguato nonostante la percentuale dedicata al marketing (12,5 milioni euro, ndr) sia troppo alta rispetto a una normale candidatura a capitale europea della Cultura: la commissione è stata dunque portata a chiedersi se il progetto si sia orientato verso una forma di pubblicità della città. Inoltre il tempo in cui la spesa di tutto il budget è stata dilatata “ci sembra strano: solo una piccola parte del denaro sarebbe stata spesa proprio nell’anno della nomina a capitale europea della Cultura”.

Un’altra critica mossa alla città ducale dalla giuria esaminatrice (composta da sette membri scelti dalle istituzioni europee e sei nominati dall’Italia) è lo scarso coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione del progetto: “Abbiamo notato nel dossier e nella sua presentazione una forte presenza di un gruppo di illustri sostenitori (tra cui Ennio Morricone e Jack Lang, ndr), ma non un coinvolgimento di urbinati e marchigiani”, si legge nel testo pubblicato dalla Commissione europea. Insomma, il progetto “Nuovo Rinascimento: la forma ideale per costruire il futuro” non è bastato a convincere i 13 giudici, che hanno bocciato “Raffaello”, “Battista Sforza”, “il Duca” e “La città ideale”, che sono solo alcuni dei temi su cui Urbino aveva puntato per la sua candidatura.

Il dossier di presentazione della candidatura – che lo scorso 15 novembre era stato portato a Roma in occasione dell’incontro con la giuria – è uno dei pochi che non sono ancora stati pubblicati. I dossier di Palermo, Taranto, Lecce, Venezia, Ravenna e Perugia sono solo alcuni di quelli facilmente trovabili online. A Urbino, invece, come confermato dal project manager di Urbino 2019 Ivan Antognozzi, una presentazione pubblica del testo era stata annunciata dal sindaco, ma non si è mai concretizzata.

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