URBINO – “I soldi stanziati per l’emergenza maltempo a Pesaro Urbino sono insufficienti”. Lo dice chiaramente Massimo Galuzzi, assessore alla Protezione Civile della Provincia. “Le piogge straordinarie di novembre e dicembre hanno causato in tutte le Marche danni per un centinaio di milioni di euro, invece il governo ne ha stanziati solo 25”.
Venerdì il consiglio dei Ministri ha riconosciuto lo stato di emergenza per la Regione Marche e ha sbloccato 5 milioni di euro che si aggiungono agli altri 20 già erogati nelle ultime settimane di dicembre. Fondi che però non sembrano essere sufficienti. “Solo a Pesaro Urbino”, continua Galuzzi, “servono 23 milioni di euro. L’ente provinciale ha calcolato che 18 milioni di euro sono necessari per riparare le strade, tre milioni per rimettere a posto gli argini dei fiumi straripati e due milioni per i tetti delle scuole medie e superiori”.
I 35 edifici scolastici di Pesaro-Urbino hanno subito infiltrazioni e devono essere messi in sicurezza. A novembre, in meno di 48 ore, infatti, è piovuta la stessa quantità d’acqua che cade in un mese e nella nostra Provincia due uomini sono morti. La perturbazione ha, inoltre, causato lo straripamento di sei corsi d’acqua: l’Esino a Genga (Ancona), il Candigliano al Furlo (40 persone sfollate), il Metauro a Calcinelli, il Burano a Cagli (Pesaro Urbino) il Chienti e il Potenza nel Maceratese.
“Ora la Regione dovrà distribuire le risorse tra i 260 comuni e le 5 province marchigiane. Ci dovremmo accontentare perché sicuramente i soldi che arriveranno non ci basteranno”, afferma Galuzzi. Non la pensa così il presidente della Marche, Gian Mario Spacca: “Con questi fondi”, ha dichiarato “abbiamo la copertura dell’emergenza per tutto il territorio regionale, dal momento che alcune aree, in particolare del sud, non avevano subito danni dalla prima ondata di maltempo, ma erano state pesantemente colpite dalla seconda, quella di dicembre”.