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Sulle Marche 48 ore di gelo, neve in arrivo anche sulla costa

di    -    Pubblicato il 25/11/2013                 
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fiumeURBINO – Neve prevista su tutte le Marche. A partire da questa sera sono attese precipitazioni al di sopra dei 300 metri e da domani la quota scenderà fino ad arrivare sulle coste. Gelo per quarantotto ore su tutta la regione accompagnato da forti venti che soffieranno fino a 100 chilometri orari e mari agitati. Queste previsioni seguono l’avviso di condizioni meteo avverse emesso domenica dalla Protezione civile, le cui strutture sono pronte a intervenire, come spiega Alessandro Capucci, responsabile della Protezione civile di Fermignano: “Le direttive sono quelle di tenere sotto controllo la situazione. L’allerta vera potrebbe a scattare da un momento all’altro”.

Urbino dopo la mattinata di pioggia, grandine e forte vento, la temperatura continuerà a calare. Gli ultimi dati dell’Osservatorio Serpieri hanno registrato 19 mm di acqua caduti dall’inizio della perturbazione e una temperatura media di 2 gradi. Preoccupazione per i collegamenti stradali, in particolare per le condizioni della Strada della Contessa, già interrotta all’altezza del chilometro 9 dall’ondata di maltempo di inizio mese.

Il presidente delle Marche Gian Mario Spacca ha ricordato che scade domani il termine per la consegna, da parte dei Comuni, delle schede sui danni causati dal maltempo richieste per programmare gli interventi e ha annunciato lo stanziamento di 30 milioni di euro per i lavori urgenti sui territori colpiti. “Abbiamo a disposizione un pacchetto di risorse – ha specificato Spacca – che derivano da diverse fonti: circa 20 milioni tra fondo dell’alluvione 2011 e quello per la neve del 2012, cui se ne aggiungono altri 10 derivanti dalla calamità naturale del 2012. Solleciteremo il ministero perché queste risorse siano rese subito disponibili”.

Quella che sta colpendo la regione è la seconda ondata di maltempo che si verifica in un solo mese. Meno di due settimane fa il ciclone che ha colpito anche la Sardegna aveva scaricato sulle Marche tra i 100 e i 300 mm di acqua: l’equivalente di un mese di pioggia concentrato in quarantotto ore. Due uomini sono morti nel pesarese a causa delle condizioni meteorologiche. Un imprenditore di 77 anni è precipitato dal tetto del suo scatolificio, a Pesaro, dove era salito a controllare i pannelli fotovoltaici. Stroncato da un infarto un operaio di 40 anni, dopo che la sua auto era finita in una voragine piena d’acqua a Montecerignone. Nell’ascolano una ragazza di 20 anni è sopravvissuta dopo essere stata travolta da una frana che aveva seppellito la macchina dove stava viaggiando sotto un metro di fango.

Unita ai venti a più di 100 chilometri orari, la perturbazione aveva causato lo straripamento di sei fiumi: l’Esino a Genga (Ancona), il Candigliano al Furlo (40 persone sfollate), il Metauro a Calcinelli, il Burano a Cagli (Pesaro Urbino) il Chienti e il Potenza nel maceratese. Per la regione è stata la seconda grande alluvione nell’arco di tre anni, senza contare gli eventi minori, dopo quella che nel marzo 2011 provocò danni per 610 milioni di euro.

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