URBINO – Avrebbe tentato di violentare la badante romena che lavorava e abitava nella sua casa. Per questo motivo è finito a processo al tribunale di Urbino un novantenne di Montecopiolo, in provincia di Pesaro Urbino.
Due i capi di imputazione: tentata violenza sessuale e tentata violenza privata. I fatti risalirebbero all’agosto del 2012. A testimoniare in aula, la sorella della badante. “La notte tra il 2 e il 3 agosto – ha raccontato la donna – mia sorella mi ha chiamata e mi ha chiesto di andarla a prendere. Mi ha detto che l’uomo per cui lavorava le aveva chiesto di andare a letto con lei e che le aveva anche tirato addosso un bicchiere di vetro”.
Secondo le ricostruzioni della donna che ha risposto – alla presenza del giudice Paolo Cigliola – alle domande dell’avvocato della difesa Nicola De Curtis e a quelle del procuratore Alessandro Carnevali, la sorella era vittima di continue minacce: “Lui le diceva ‘se stasera non vieni a letto con me, ti ammazzo’ – ha continuato – così lei si era decisa a chiamare i carabinieri. Per evitare che chiamasse l’aveva spinta e le aveva tolto il telefono di mano. Poi però era fuggito per paura che le forze dell’ordine lo trovassero in casa”.
Assente in aula la badante, parte lesa nel processo che è tornata in Romania dopo i fatti. Il dibattimento è stato rinviato a maggio: alla prossima udienza dovrebbe testimoniare proprio la donna che ha denunciato il suo datore di lavoro.