URBINO – All’indomani del processo contro il suo ex compagno Luca Varani, mandante dell’aggressione che l’ha sfigurata, Lucia Annibali rivela le sue emozioni e le sue speranze nel futuro. A guidarla non è la vendetta, ma la consapevolezza che la felicità sarà la sua miglior rivincita. Lei, con la sua forza, è diventata un esempio per tutte le donne che subiscono violenza. E l’8 marzo, il giorno che festeggia le donne nel mondo, Lucia riceverà al Quirinale l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica.
ASCOLTA L’INTERVISTA A LUCIA ANNIBALI:
Secondo lei quale sarebbe una pena adeguata (cfr. contro Luca Varani)?Non ne esiste a priori, perché niente può riparare ciò che è stato fatto: il dolore, il danno fisico. L’unica cosa che può sollevare è vivere la vita che mi aspetta da adesso in poi nel modo migliore possibile: questo è l’unico rimedio in realtà.
All’uscita dal tribunale ha ricevuto solidarietà di molte donne…
Sì, sono sempre di più. È una cosa molto bella e positiva che mi aiuta. È anche uno sforzo perché sicuramente non è facile stare in piedi tutto il giorno, all’aperto…è uno sforzo che apprezzo e che mi fa molto piacere.
E lei cosa vede nel suo futuro?
Nel mio futuro ci sono tante possibilità, devo solo scegliere quella che mi corrisponde a pieno.
L’8 marzo riceverà l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica al Quirinale. Che significato attribuisce a questa occasione?
È una cosa molto emozionante, sicuramente non succede tutti i giorni, quindi sono molto onorata, contenta e anche molto curiosa di conoscere quei luoghi. Sarà una bellissima giornata.
Adesso c’è un nuovo governo, secondo lei la legge italiana contro la violenza sulle donne è adeguata o ha qualche suggerimento da dare?
Se la legge è adeguata o meno si vede nel lungo periodo. Quindi dobbiamo aspettare. Certo, io mi auguro che presto non ci sia più tutto questo bisogno di riparare a questi danni e spero che qualche insegnamento possa arrivare.
Cosa ha provato quando ha visto il suo ex in aula?
(Sospira) È sempre difficile stare vicino a queste persone che sono accusate di avermi fatto questo…è abbastanza pesante. Però io cerco sempre di essere positiva, di guardare sempre me stessa… di non farmi mai sopraffare, di continuare a essere forte e sopportare questi momenti che purtroppo bisogna sopportare.
Lei è diventata un esempio della lotta contro la violenza. Quale consiglio darebbe alle donne che sono vittime di violenza e che a differenza sua non hanno il coraggio di denunciare?
Io dico di non isolarsi, di non restare sole, di chiedere aiuto, di parlare con gli amici, con la famiglia. Dico di denunciare e soprattutto scegliere sempre di circondarsi di persone positive che ti vogliono bene, non che ti vogliono male. Di scegliere una vita migliore… migliore!