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Consiglio comunale, bocciata mozione su capo operaio. Diventa definitiva l’ordinanza anti-alcol

di    -    Pubblicato il 23/01/2015                 
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URBINO – L’ordinanza antialcool diventa definitiva. Così ha deciso ieri il consiglio comunale, ma soltanto dopo una discussione accesa tra la maggioranza e il consigliere aggiunto degli studenti, le cui istanze sono state in parte difese anche dalle minoranze. Tensioni anche durante la discussione della mozione, presentata dal Pd, che chiedeva la revoca dell’incarico a Marcello Ciaroni, dipendente di Marche Multiservizi chiamato dal comune per ricoprire il ruolo di capo operaio. L’uomo è accusato di peculato dopo che, in un casolare vicino alla discarica di Ca’ Lucio, impianto in cui era responsabile, erano stati ritrovati 1300 articoli firmati taroccati destinati alla distruzione.

Bocciata la mozione. Il Capogruppo Pd Piero Sestili ha ribadito che non si doveva scegliere per il ruolo di capo operaio una persona inquisita e ha posto dubbi sulla procedura di assunzione, facendone una questione di opportunità politica. Il sindaco Maurizio Gambini ha risposto che l’uomo è rimasto dipendente di Marche Multiservizi, ma che è stato preso a comanda per sei mesi. Il suo stipendio è pagato dall’azienda, a cui il comune rimborsa poi il costo del dipendente. Il sindaco si è detto soddisfatto dell’operato di Ciaroni: “Sta sul campo, e controlla che i lavori siano fatti e bene. Non volevo qualcuno che stesse in ufficio a dare ordini”. La mozione non è passata: quattro (tre del gruppo Pd e il consigliere del Movimento cinque stelle) sono stati i voti favorevoli alla sospensione del rapporto con Ciaroni, mentre 11 (l’intera maggioranza presente) i contrari.

L’ordinanza diventa regola. Il consiglio ha poi deciso che l’ordinanza antialcool entri a far parte del regolamento di polizia urbana. Il provvedimento, adottato dal sindaco lo scorso ottobre per contrastare l’abuso di alcolici durante le ‘notti del giovedì’, altrimenti sarebbe scaduto il 6 febbraio. Sulla questione è intervenuto il consigliere aggiunto degli studenti, Angelo Duraccio, che ha chiesto un rinvio e l’apertura di un tavolo con gli studenti. Sestili si è detto concorde con gli obiettivi dell’ ordinanza ma ha chiesto condivisione: “Non deve essere un provvedimento contro gli studenti perché non deve passare il messaggio che Urbino non è una città accogliente per gli universitari. La nostra comunità vive di questa economia”. L’ordinanza, ora recepita dal regolamento, vieta il consumo di bevande alcoliche nel centro storico consentendolo all’interno dei locali. Proibito anche il trasporto di bevande alcoliche nella stessa zona dalle 20:30 alle 7.00. Nel regolamento è stata aggiunta una deroga per un raggio di tre metri davanti alla porta dei locali e nelle aree in cui si stiano svolgendo sagre o manifestazioni simili.

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