URBINO – Hanno vinto i Verdi e la ferrovia Fano-Urbino non è ancora morta. Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato con 20 voti a favore e sette contrari la proposta di revoca del decreto di dismissione della tratta. Non solo, l’approvazione impegna la Regione a chiedere alle Ferrovie dello Stato il trasferimento a titolo gratuito il tratto ferroviario alla Regione stessa. I Verdi contano di ottenere i fondi europei destinati al miglioramento delle ferrovie. Dopo il successo di oggi, infatti, il prossimo obiettivo è quello di poter discutere su un progetto concreto entro un anno.
La proposta ha diviso la maggioranza. Infatti sei dei voti contrari erano quelli di consiglieri del Partito democratico. Il sostegno per l’approvazione è arrivato quindi dalla minoranza di centrodestra. “Era l’ultima mozione da votare – è il commento di Mirco Ricci (Pd) – se ne sono approfittati perché già molti consiglieri erano usciti dall’aula. Ma tra due mesi la giunta cambierà, e non dovrà per forza considerare il voto di oggi”.
“Abbiamo solo un consigliere in Regione, Adriano Cardogna, che è riuscito ad ottenere 20 voti favorevoli e sette contrari per l’approvazione della nostra proposta di ripristino della ferrovia”, esulta così Gianluca Carrabs dei Verdi della Regione Marche. Sostenitori di sinistra e di destra “per immaginare uno sviluppo diverso che colleghi Fano e Urbino” ha aggiunto.
Missione turismo Il progetto dei Verdi è quello di ricostruire un treno che percorra lo stesso tragitto del vecchio, eventuali cambiamenti saranno valutati al fine di valorizzare il paesaggio del Montefeltro. “Viaggiare verso Urbino sarà un piacere per la vista e per il gusto – ha spiegato Carrabs – abbiamo già parlato con Slow Food e hanno valutato con interesse il nostro progetto: vorremmo che ci fossero delle tappe durante le quali il treno si fermerà e permetterà ai visitatori di conoscere la cucina e le specialità dell’urbinate”.
La ferrovia era stata dismessa con un decreto ministeriale nel 2012, il voto di oggi rappresenta il desiderio del Consiglio Regionale di riattivare, in qualche modo, i 50 chilometri dismessi.
Un eventuale ripristino del servizio penalizzerebbe le società di trasporti su gomma: il monopolio di Adriabus. Ma i Verdi stanno preparando “un progetto per coordinare dei trasporti pubblici a livello regionale che coinvolga anche la società di trasporti pesarese”.