URBINO – Diventare sindaco e provare a innescare, in scala ridotta, una nuova stagione del rinascimento urbinate. Piero Sestili, l’ultimo del Partito Democratico a ufficializzare la propria candidatura alle primarie per le Comunali 2014, sogna in grande e spiega alla redazione del Ducato cosa significa il suo slogan “Urbino città aperta” : “Dobbiamo aprirci a nuove idee e a una nuova gestione della città. Come fece secoli fa la signorìa del Montefeltro che, pur essendo una famiglia di capitani d’arme, decise di aprirsi al mondo e alla cultura, facendo fiorire lo splendore di Urbino”.
Il programma di Sestili non sarà rivolto solo ai residenti, ma anche agli studenti della “Carlo Bo”. “Mi piacerebbe che i giovani non esaurissero con la laurea la loro permanenza a Urbino. Bisogna creare un’integrazione migliore tra mondo della formazione e il resto della cittadinanza. Voglio creare opportunità di lavoro per chi conclude il proprio percorso di studi alla Carlo Bo”. E per fare questo bisogna anche rendere Urbino più collegata al resto d’Italia: “Toglierci la ferrovia fu un errore. Da urbinate desidererei che la stazione tornasse a svolgere le proprie funzioni ma credo che non esistano le possibilità tecniche per riattivare il servizio ferroviario”.
La mancanza di un piano per la mobilità era stata una delle motivazioni con cui la Commissione Europea ha bocciato la candidatura di Urbino a capitale della Cultura. “Ci hanno anche detto che non abbiamo coinvolto abbastanza i cittadini – spiega Sestili – ma non credo che l’amministrazione abbia compiuto errori. È mancato il tempo per realizzare un piano più ancorato alle dinamiche della cittadinanza”.
Per Sestili la priorità è concludere la Fano-Grosseto: grazie a quella arteria Urbino godrebbe di nuove possibilità turistiche e commerciali. Un progetto che però non dipende dall’amministrazione di Urbino. Quello di cui il sindaco deve occuparsi fin da ora, secondo il candidato alle primarie, è invece la discarica di Ca’ Lucio: “Non possiamo aspettare l’elezione del prossimo primo cittadino. L’amministrazione in carica deve subito iniziare a risolvere i problemi di smaltimento e trasporto dei rifiuti”.
Non teme le provocazioni dell’altro contendente Federico Scaramucci, che lo ha definito insieme a Giorgio Londei e a Maria Clara Muci, politici dei tempi che furono: “Lui si autodefinisce homo novus, ma ha già ricoperto ruoli istituzionali. Sono più vecchio di lui solo da un punto di vista anagrafico”. E sulla querelle con i Verdi spiega: “Come partito sono una parte integrante della coalizione del centro sinistra. Trovo difficile porre il loro candidato, Vittorio Sgarbi, all’interno di questo tipo di coalizione, visto il suo Dna politico”.
Quando è arrivato a Urbino due settimane fa, Sgarbi aveva detto di voler far saltare in aria il nuovo parcheggio di Santa Lucia, definendolo un ecomostro. “È ancora presto per giudicare l’impatto ambientale di quella struttura, giudichiamo a lavori conclusi. Se Urbino vuole potenziare il proprio aspetto turistico, è necessario creare un grande parcheggio a vicino al centro storico”.