URBINO – “Le mie parole sono state volgarmente equivocate“. Vittorio Sgarbi, possibile candidato sindaco di Urbino con la lista dei Verdi, precisa il significato delle dichiarazioni rilasciate al Ducato la settimana scorsa. “Ogni mio riferimento a handicappati e zoppi, ovviamente, non ha niente a che fare con la realtà fisica, e solo pensare – come ha fatto, disonestamente, qualche mediocre e anonimo esponente del Partito democratico – che io volessi umiliare i disabili, mi offende“, spiega Sgarbi attraverso un comunicato stampa.
“Le mie parole alludevano all’infermità mentale di certi amministratori, mentalmente handicappati e zoppi, oltre che nani mentali perché non hanno consapevolezza del patrimonio storico, artistico e architettonico di Urbino”. Sgarbi ribadisce comunque che se diventasse sindaco, nella città ducale non ci sarebbe comunque spazio per scale mobili e ascensori: “Sono un crimine contro la civiltà – ribadisce Sgarbi – al loro posto piuttosto carrozze, calessi e auto elettriche. Per i disabili la mobilità nel centro storico di Urbino verrà garantita da mezzi pubblici messi a disposizione del Comune”. E rispondendo a chi, secondo il suo parere, ha equivocato le sue dichiarazioni, Sgarbi conclude: “Offende più i disabili chi li utilizza per imbastire una polemica contro di me”.
Tuttavia, il senso delle dichiarazioni rilasciate da Sgarbi al Ducato, è chiaro.
ASCOLTA L’AUDIO DELLA FRASE DI VITTORIO SGARBI FINITA AL CENTRO DELLE POLEMICHE
Questa è la trascrizione dell’audio:
Giornalista: “La presenza di scale mobili e ascensori migliorerebbe l’accessibilità alla città secondo lei?”
Vittorio Sgarbi: “No, io non voglio né ascensori né scale mobili. Mi fa schifo solo la parola. Né ascensori né scale mobili. Una città civile non ha né ascensori né scale mobili. Solo delle città abitate da dei nani, degli zoppi e degli handicappati hanno le scale mobili. Ci sono le biciclette o qualsiasi altra cosa. Uno va a piedi. Se le devono mettere nel c*** le scale mobili”.