URBINO – Quattro milioni e mezzo per riqualificare la Data, l’antica scuderia di Palazzo Ducale, la piazza del Mercatale e il Parco delle Vigne: un progetto di riqualificazione culturale e commerciale della città, annunciato dal sindaco di Urbino Maurizio Gambini durante un incontro con la redazione del Ducato, che sarà realizzato grazie ai fondi erogati dal ministero dei Beni Culturali. “Il progetto funzionale – ha aggiunto il primo cittadino – è stato approvato, ma il finanziamento non è ancora stanziato”.
Che la pianificazione sia in una fase piuttosto avanzata lo confermano anche le parole dell’assessore alla Cultura della Marche Pietro Marcolini: “Il progetto di Urbino rientra nella proposta di accordo quadro con il Ministero, che la Regione Marche e l’amministrazione comunale stanno portando avanti”.
Nel pacchetto è prevista dunque anche la riconversione del Parco delle Vigne, pensato come un orto botanico all’aperto dal sapore rinascimentale, e di borgo Mercatale, dove il parcheggio scomparirà per fare posto a una piazza completamente ripensata. Per capire come, il Comune lancerà un bando internazionale.
Intanto già a maggio, in concomitanza con l’inizio di Expo 2015 a Milano, la Data ospiterà un’esposizione di venti eccellenze culturali del Montefeltro, con particolare attenzione alla produzione enogastronomica. Un allestimento momentaneo finanziato dal Comune, per un ammontare di 60-70mila euro, che rientra nel disegno di “Urbino città ideale”, un’iniziativa regionale pubblico- privata per valorizzare l’offerta turistica e culturale della città.
La scenografia, curata da un gruppo di lavoro dell’Isia composto da tre neolaureati e sei borsisti e coordinato dal professor Marco Tortoioli, prevede uno “store multifunzionale” per la degustazione e la vendita dei prodotti delle aziende di punta della zona. “Ci ispiriamo al modello di Eataly – ha spiegato il docente – con laboratori per la formazione culinaria e il coinvolgimento delle scuole del territorio”.
“La valorizzazione della cultura di un territorio come Urbino – ha affermato il sindaco – passa anche dall’integrazione tra agricoltura e cultura. Non si possono separare i due ambiti: non averlo capito ci ha fatto perdere la competizione con Matera per diventare Capitale Europea della Cultura 2019”.
Per le scuderie il progetto rappresenta una nuova operazione di maquillage: stipate di terra estratta dai lavori urbanistici, nell’Ottocento diventarono famose come “orto dell’abbondanza” per via delle numerose piante cresciute. All’inizio degli anni Settanta, fu ipotizzato di riconvertirle in mensa universitaria finché un decennio fa si pensò di trasformarle in un “osservatorio della città”.
In futuro la Data diverrà un “grande contenitore culturale e sociale – assicura l’assessore all’Urbanistica Roberto Cioppi -, un luogo innovativo e di aggregazione, ospiterà mostre e i maggiori eventi della città”.