URBINO – Niente campanilismi, “capolavori straordinari” in mostra e un grande flusso turistico. Per la festa del Duca della prossima estate l’assessore alla Cultura e alla Rivoluzione di Urbino, Vittorio Sgarbi, ha creato aspettative molto alte. Sgarbi ha parlato all’incontro organizzato da Filcams Cgil “JobArt, con la cultura si cresce”, incentrato sul ruolo del turismo nel rilancio dell’occupazione.
Per l’assessore è stata l’occasione per parlare dei suoi progetti per la città ducale. Per la grande festa del Rinascimento prevista per questa estate a Urbino, “porteremo capolavori straordinari”, spiega Sgarbi. Si è parlato inoltre del progetto di riunificazione dei 28 pannelli dello Studiolo del Duca, alcuni dei quali arriveranno dal Louvre di Parigi dove sono custoditi, con una mostra che si inaugurerà alla fine del mese. Nelle parole dell’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini questo evento “porterà un afflusso turistico straordinario”. Il campanilismo, che ha a lungo diviso le due città capoluogo di provincia, si supera anche attraverso iniziative come un biglietto unico per i musei di Pesaro e Urbino, perché “chi va a Urbino deve sentire l’esigenza di andare a Pesaro e viceversa” ha spiegato Sgarbi. Altre iniziative previste sono l’integrazione fra il Rossini Opera Festival di Pesaro e il Festival di musica antica di Urbino, grandi eventi che dovrebbero contaminarsi, e non essere tenuti separati. Infine c’è l’intenzione di aprire 2-3 giorni al mese alcune chiese che ora sono chiuse, per gli studenti in particolare.
“Un impegno sul turismo è importante, cercando di correggerne i difetti – ha proseguito Sgarbi – non sia un turismo dell’ubriacarsi e del bere, una delle piaghe di Urbino. Gli studenti si ubriacano ma non vanno a vedere Palazzo Ducale, per una sciocca superstizione. Io non impongo di visitarlo, perché non si può imporre di amare, di sognare, e neanche di leggere e studiare. Che almeno dimostrino però di non avere paura di un sortilegio, che è il contrario della scienza”.
Difende inoltre la sua scelta di spostare il quadro del Tintoretto “L’adorazione dei Magi” da Macerata, dove si trovava nella Chiesa delle Vergini, a Urbino. La decisione è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare lo scorso mese da parte della deputata del Pd Irene Manzi. “A Macerata non lo vede nessuno. A Urbino siamo sempre nelle Marche, e noi gli abbiamo dato il massimo risalto”, ha detto Sgarbi, che ha concluso il suo intervento con affermando che “non c’è nessuno più fortunato di chi vive a Urbino”.
E’ intervenuto poi, fra gli altri, il rettore dell’Università Vilberto Stocchi, che ha parlato con orgoglio del patrimonio librario universitario, 650mila volumi, 20.500 dei quali molto antichi. Uno solo di questi volumi è stato valutato 400mila euro. “Abbiamo tanta bellezza e dobbiamo riuscire a comunicarla meglio”, è il suo messaggio.
Il sindaco Maurizio Gambini si è detto “contentissimo” della vicinanza culturale sempre più stretta fra Pesaro e Urbino, ringraziando il suo “rivoluzionario” assessore Sgarbi. Ha poi sottolineato la difficoltà del momento di crisi che stiamo attraversando, e la necessità quindi di “vendere bene il nostro territorio”. Nella stessa giornata di ieri il sindaco e Sgarbi hanno parlato del progetto di portare il Montefeltro a Expo 2015.