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Sassocorvaro, arrestata la banda che tentò di uccidere Tariq Ayad

di    -    Pubblicato il 16/02/2015                 
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I quattro arrestati dai Carabinieri di Urbino

I quattro arrestati dai Carabinieri di Urbino

URBINO –  Catturati i quattro uomini che accoltellarono Tariq Ayad, il 7 dicembre scorso, a Mercatale di Sassocorvaro come vendetta per il furto di due grammi di cocaina. Erton Fishekay, Fatjion Pashku e Romeo Hanzo sono ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante del porto d’armi abusivo, mentre Yassine Abir Essabil, costituitosi tre giorni dopo l’aggressione, è agli arresti domiciliari. Per due di loro altro capo d’accusa è spaccio di sostanza stupefacente

L’indagine, portata avanti dai carabinieri della compagnia di Urbino e dal sostituto procuratore Irene Lilliu, ha permesso in poco più due mesi di dare un volto agli aggressori, di ricostruire le ore che hanno preceduto l’aggressione e i motivi dell’accoltellamento.

Le catture. Il 25 gennaio il gip Vito Savino ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere contro Fishekay, Pashku, Hanzo. Pashku, l’unico ad avere un lavoro regolare a Montecchio, è stato arrestato in fabbrica. Il 6 febbraio è stata invece la volta di Fishekay che aveva tentato invano di cercare rifugio prima nei paesi vicini, poi in Albania, dove era fuggito il 30 gennaio. Una volta tornato in Italia con una nuova identità, su consiglio del suo avvocato si è costituito.

Hanzo invece era scappato in Romagna e si era rintanato nel residence Queen Mary di Cattolica, dove aveva iniziato un nuovo giro di droga. I carabinieri di Cattolica sono entrati, il giorno di San Valentino, nella camera 836 trovandolo in possesso di 10 grammi di cocaina e mezzo chilo di hashish.

L’oltraggio. La vicenda risale al 7 dicembre quando Tariq Ayad, assieme ad un amico, era andato, a bordo di una Mercedes, a Montecchio per acquistare della cocaina. In una sala scommesse aveva incontrato Yassine Abir Essabil, considerato dagli inquirenti il ‘pony express’ della banda, da cui il diverso capo d’accusa. L’uomo svolgeva due funzioni: accompagnava i clienti ad acquistare la droga oppure la consegnava di persona. In questo caso Essabil, salito nella Mercedes, accompagnò Ayad da quello che è ritenuto il capo della banda, il quarantunenne Erton Fishekay.

Usciti dal centro abitato Fishekay salì a bordo della Mercedes per consegnare i due grammi di cocaina ma Ayad cominciò a contrattare sul prezzo (140 euro), senza trovare un accordo. Ayad forte del suo fisico scese dall’auto e buttò fuori i due tornando verso Sassocorvaro con i due grammi di cocaina e i soldi in tasca.

La vendetta. Fishekay non poteva accettare l’affronto e preso il telefono chiamò il cognato Romeo Hanzo (con cui assieme gestiva lo spaccio) e Fatjion Pashku, con precedenti per rissa. I quattro, armati di due coltelli da cucina e un bastone, raggiunsero Mercatale di Sassocorvaro alle 20.30 e in via Nuova, vicino alla diga, trovarono la Mercedes con a bordo Ayad e l’amico. Ayad decise di scendere dall’auto mentre l’amico a bordo della Mercedes tentò di scappare oltrepassando il capo inseguito da Essabil.

Pashku, Fishekay e Hanzo raggiunsero Ayad colpendolo con otto coltellate, sulla schiena e sul gluteo. Solo grazie al fisico imponente di Ayad i colpi non furono mortali. I quattro si dileguarono quando Essabil disse che stava arrivando la polizia.

I carabinieri hanno ricostruito oggi le tappe dell’indagine: trovata la cocaina e un coltello poco distante, pensarono a un regolamento di conti. Interrogarono l’amico di Ayad che riconobbe in foto Essabil. Non solo: nell’auto ritrovarono il cellulare di Fishekay probabilmente caduto durante la colluttazione del pomeriggio. Tre giorni dopo Essabil si costituì, fornendo gli ultimi dettagli necessari.

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