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Randagi di Monteavorio, il padrone: “Tutto sotto controllo”. Ma finiranno al canile

di    -    Pubblicato il 30/03/2015                 
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wawawaURBINO –  Sebastiano Sechi, proprietario dei cani randagi di località Monteavorio, è tornato in Sardegna. L’uomo gestiva da vent’anni una fattoria in via Ca’ Petruccio, nella quale non torna dallo scorso autunno. Alcune settimane fa i vicini avevano segnalato alla municipale di Urbino la presenza di cani randagi provenienti dalla sua fattoria. I vigili avevano quindi tentato di mettersi in contatto con lui, senza però riuscire a trovarlo.

“Sono tornato in Sardegna per motivi di salute – ha detto Sechi a Il Ducato – e a dicembre è stata male pure mia moglie, perciò ci ha raggiunti anche nostro figlio”. Riguardo agli animali ancora alla fattoria, Sechi sostiene che la situazione sia sotto controllo: “Mio nipote va ogni settimana a pulire e dargli da mangiare”.

L’uomo difficilmente tornerà alla fattoria, che gestiva per conto di un ente pubblico locale che opera nel settore agrario. Secondo una fonte interna al tribunale di Urbino, l’ente proprietario ha infatti avviato un procedimento di sfratto nei confronti dell’uomo.

In merito ai suoi cani, pastori maremmani e dei Pirenei, Sechi sostiene che possano legittimamente rimanere dove sono, dal momento che si trovano sulla sua terra. Il che può valere per la decina di animali che ancora fanno la guardia al gregge, dei quali nessuno infatti si è lamentato. Lo stesso però non può dirsi per i sei o sette esemplari che si sono allontanati dalla fattoria per trasferirsi in uno spiazzo nei pressi di una casa vicina e che presto dovrebbero essere portati al canile di Ca’ Lucio.

“Tra qualche settimana andremo a prelevarli per portarli al canile – dice il capitano della municipale Bruno Felici – stiamo aspettando che i cuccioli nati da poco siano un po’ più svezzati, in modo da rendergli il trasferimento meno traumatico”.

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