URBINO – Il prossimo Festival del giornalismo culturale andrà in diretta su Periscope, l’app di Twitter che permette di trasmettere video live. Non sarà l’unica novità. La terza edizione dell’evento infatti si terrà in due sedi: Urbino, il 23 e 24 aprile e a Fano il 25 e il 26. “L’elemento più significativo di quest’anno – ha spiegato Giorgio Zanchini, direttore dell’evento, durante la conferenza stampa di presentazione del festival che si è tenuta sabato nella sede del rettorato dell’Università di Urbino – è la struttura bicefala, la scelta della doppia sede. È evidente il legame tra promozione della cultura e benessere del territorio e le Marche in questi anni stanno andando nella direzione corretta”.
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A teatro, lo spettatore partecipante. Il Sanzio e il teatro della Fortuna ospiteranno le quattro sessioni di studio sul rapporto tra cultura e media. Venerdì 23 i protagonisti saranno la carta stampata e il web, mentre sabato 24 si esamineranno la radio e la televisione. “Analizzeremo le nuove forme di trasmissione della cultura nell’era della rivoluzione digitale – ha sottolineato Lella Mazzoli, direttrice del festival – e lo faremo in due cornici eccezionali: il teatro Raffaello Sanzio a Urbino e il teatro della Fortuna di Fano”. Secondo i direttori dell’evento, dall’anno scorso, quando le porte del teatro si sono aperte per ospitare alcuni eventi del festival, è cambiata anche la forma di partecipazione da parte del pubblico e gli incontri si sono trasformati in quello che viene definito “un dialogo continuo” con i relatori. E per chi non potrà essere presente agli eventi ci sarà la possibilità di seguirli in streaming. “Un esperimento importante che sottolinea la potenzialità dei nuovi strumenti nell’era dei social” secondo la direttrice.
La ricerca. Il 23 aprile, inoltre, sarà presentata in anteprima la ricerca dell’Osservatorio News-Italia su: informazione e serialità. “Un’indagine sull’uso e sulle relazioni fra media digitali, tradizionali e mainstream – ha spiegato la direttrice Mazzoli – nel loro utilizzo collegato alla serialità, analizza le modalità e le pratiche con le quali diversi pubblici seguono le serie televisive e sul web. Assicuro che i risultati sono stati sorprendenti”.
Registri e linguaggi diversi. “Con questa edizione – ha aggiunto Zanchini – vogliamo intrecciare i linguaggi dei soggetti coinvolti: ricercatori dell’università, giornalisti e ragazzi delle scuole e dei corsi di laurea”. Ogni sessione, infatti, sarà introdotta da un giovane studioso dell’università o un praticante giornalista che farà il punto sullo stato dell’arte in ciascun media. Cinema, musica e arte saranno coprotagoniste dell’evento con la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto Superiore per le industrie Artistiche, degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, dei giovani del conservatorio di Pesaro. La serata del 25 aprile sarà dedicata al cinema e alle nuove forme di narrazione sul grande schermo.
Espansione territoriale e benessere. Anche Vilberto Stocchi, rettore dell’Università plaude alla scelta dell’espansione del festival: “Il festival fa parte delle iniziative di alto livello che l’ateneo vuole proporre, espandendosi in tutto il territorio e non solo nella città ducale. Con il coinvolgimento di Fano abbiamo rafforzato questo aspetto”. Il tema di questa edizione è “promuovere la cultura conviene” e la giornata del 26 aprile sarà interamente dedicata a questo argomento. “Le risorse del nostro territorio sono molte – dicono il sindaco di Urbino Maurizio Gambini e l’Assessore alla Cultura del Comune di Fano, Stefano Marchegiani – e la promozione culturale è fondamentale. Bisogna rafforzare i legami e gli scambi”.