URBINO – Il web è la nuova edicola per i giovani. A dirlo non sono solo i dati, ma anche gli stessi ragazzi con cui abbiamo parlato stamattina al teatro Sanzio. Mentre sul palco, alcuni tra i massimi esponenti del giornalismo culturale davano vita a un dibattito sul ruolo della carta stampata, gli studenti in platea non sapevano nemmeno cosa sia una terza pagina o Internazionale.
La seconda giornata del Festival è stata anche l’occasione per premiare i giornalisti del futuro. La giuria del concorso “Con la cultura si mangia?”, presieduta da Piero Dorfles, ha scelto il lavoro di Martina Russo “Con la cultura (e la lettura) si mangia” pubblicato sul mensile Andersen di marzo 2015 per la categoria giornalisti under 35. Per il concorso rivolto agli studenti delle scuole superiori delle Marche ha vinto, invece, il liceo scientifico e musicale “Guglielmo Marconi” di Pesaro.
La premiazione ha seguito il panel dedicato alla carta stampata, durante il quale è stato sottolineato il valore che ha questo media per la pubblicazione di contenuti culturali. La carta stampata può davvero continuare a vestire il ruolo di primo attore nel giornalismo culturale anche tra i giovani? Le nuove generazioni, presenti al Festival, hanno confermato il contrario. Anche i vincitori dei premi di questa edizione.
La prima a dare valore ai contenuti digitali è Martina Russo, giornalista pubblicista ligure. “Mi informo principalmente con il web, soprattutto con i siti delle testate principali online”, ha spiegato ricordando che anche la carta stampata rimane un mezzo importante pur essendo scavalcato da internet. Il suo lavoro è stato concepito per far notare ai lettori che di cultura, dopotutto, si può vivere, “magari si sta a dieta, ma si può comunque mangiare”.
#fgc15 #conlaculturasimangia per non sottovalutare l’importanza di competenze e professionalità della promozione della cultura.
— martiskov (@martiskov) 24 Aprile 2015
Gledis Bllano e Leonardo Mensitieri sono i liceali portavoce delle due classi vincitrici del concorso per i più giovani. I due studenti hanno fatto emergere con decisione le caratteristiche del mondo in cui vivono, una realtà completamente digitale. I ragazzi si sono avvicinati al mondo giornalistico dando vita a un telegiornale della scuola.
Questi ragazzi, pur interessati al mondo del giornalismo, non sono però raggiunti dall’informazione culturale. Conoscono a malapena il significato di “terza pagina”, ignorano testate come Internazionale, Pagina99, la Lettura del Corriere della Sera o il Domenicale del Sole24ore. Ciò non significa che i ragazzi non si informino: semplicemente lo fanno in modo diverso. Su Facebook e sui siti delle testate online. “Io mi informo soprattutto su Facebook, con le pagine che seguo o quelle correlate suggerite”, ha confessato Gledis. Anche Leonardo ricerca le informazioni online: “Raramente uso l’enciclopedia cartacea, mentre solitamente mi affido a Facebook, Google e Wikipedia”.
Foto di Jacopo Salvadori
Servizio di Daniela Larocca e Nicola Petricca