URBINO – Anche Urbino ha il suo Grande Fratello. Concorrente unico: un fiore. Sì, perché il campus scientifico Mattei ha piazzato una webcam per registrare in diretta la fioritura dell’Amorphophallus rivieri, una pianta originaria dell’Asia a forma di mela che può pesare diversi chili, 4 nel caso dell’esemplare custodito dal dipartimento di scienze della terra. Oltre alle dimensioni, però, l’Amorphophallus ha anche un’altra particolarità: quando sboccia, infatti, emana un odore molto simile a quello della carne in putrefazione. Il tutto con un colore e una consistenza intonata al profumo: quella della carne cruda. Insomma, un fiore non certo adatto al festival di San Remo ma decisamente raro.
La fioritura, difficile da osservare e tra le più alte al mondo, avviene in primavera. Dalla base della pianta si sviluppa un ramo che impiega diverse settimane per raggiungere fino a un metro e mezzo di altezza; su uno stelo del diametro di tre o quattro centimetri si innesta poi uno spadice, come una grossa spiga, costellato alla base da tantissimi minuscoli fiori.
Altro particolare interessante e inusuale è che il tubero da cui cresce il ramo non si può rifornire di acqua e di nutrienti dal terreno, perché ancora privo di radici. Una volta appassito il fiore, dallo stesso punto emergerà un’unica foglia: all’apice del picciolo lungo più di un metro e di colore verde screziato di marrone si aprirà l’unica foglia frastagliata.