URBINO – L’Urbino Pieve ha vinto la sfida ai playout e si è salvato, assicurandosi la permanenza in prima categoria. I ducali hanno tolto ogni dubbio battendo 3-0 il Peglio di mister Biagetti. Un rigore di Pierotti al quarto del primo tempo e i gol di Tombari e Curzi nella ripresa hanno deciso una partita il cui risultato non è mai stato in dubbio.
Fiorenzo Metalli, che si è insediato sulla panchina ducale a gennaio, ha rivoluzionato il gioco dell’Urbino Pieve dando nuova linfa alla squadra. “Nelle ultime partite i ragazzi hanno espresso un calcio che sinceramente in queste categorie non si vede”, afferma il tecnico riminese. Il campionato è finito sabato e dice di non pensare ancora al futuro, anche se tradisce una certa voglia di rimanere sulla panchina di Urbino e visti i risultati ottenuti la cosa è molto probabile: “A fine mese vediamo quali sono i programmi della dirigenza, ma mi sembra si sia formato un grande coinvolgimento della piazza e si stia creando un grande interesse intorno al club e spero che dietro tutto questo ci sia l’inserimento di nuove forze per fare un programma ambizioso perché Urbino non merita questa categoria”. Mister Metalli è sicuro, però, che con un paio di innesti la squadra è pronta per il fare il salto di qualità: “Il mercato è un’incognita totale, le eventuali conferme della rosa attuale e gli innesti verranno discussi più avanti, quando si avranno ben chiare le intenzioni e le disponibilità della società”.
Federico Tombari, attaccante fanese classe ’93, ha impresso una svolta al match con un rigore procurato e un gol. “Il gol per un attaccante è la vita, in modo particolare festeggiare con i tifosi uno che risolve una partita così importante”, dice al Ducato il bomber gialloblù. Una prestazione, quella di Tombari, che ripaga gli sforzi, i sacrifici, le rinunce e gli allenamenti di tutto l’anno.
Sul campionato dell’Urbino Pieve, l’attaccante non ha dubbi: “Per come si era messa la stagione, era ovviamente fondamentale vincere i playout, ma questa squadra merita ben altre categorie”. Più incerto, invece, il suo futuro: “Per il prossimo anno non ho ancora parlato con la società, ma sarei contento di vestire questa maglia anche in vista di tutti i derby che caratterizzeranno la prossima stagione”.
Tombari mette anche l’accento sull’importanza dell’Armata Ducale, la parte più accesa della tifoseria urbinate: “Non ci hanno mai abbandonato neanche nei momenti peggiori e questo è sempre d’aiuto”. A tal proposito parla anche Fabio Bartolucci, uno dei componenti degli ultras: “La cosa positiva di questa stagione è il legame che si è venuto a creare tra tifosi, calciatori e società”.
Il supporto dei tifosi non è mai mancato, nonostante la situazione di classifica: “L’anno prossimo possiamo farcela: per vincere servono gioco, gruppo e fortuna e a noi quest’anno questi elementi sono mancati tutti. In queste categorie, il gruppo è indispensabile – continua Bartolucci – quindi spero che in pochissimi partano e l’ossatura rimanga questa con due o tre innesti in caso di partenza, ma la squadra c’è e possiamo lottare per la promozione anche così”, conclude Bartolucci.
LA CRONACA DEL MATCH. La partita che ha deciso i playout è stata a senso unico. I ducali sono partiti subito forte e già al secondo minuto Tombari si è guadagnato un calcio di rigore trasformato da Pierotti. Il primo tempo, bloccato e senza occasioni da una parte e dall’altra, è stato scosso solo da due colpi di testa pericolosi degli ospiti su calcio piazzato, che però si sono spenti sul fondo.
Nel secondo tempo il Peglio si è giocato il tutto per tutto con i cambi, rompendo l’equilibrio e sbilanciandosi in avanti. I gialloblù sono riusciti a gestire egregiamente la pressione avversaria, sfruttando tutti i buchi lasciati dagli ospiti. Per due volte Luciarini, subentrato a Rossi al trentesimo del primo tempo, ha negato la gioia del gol a Tombari lanciato in contropiede, salvando sulla linea due tiri a portiere battuto. Poi Tombari ha tirato fuori il coniglio dal cilindro e nessuno ha potuto far nulla per opporsi. Assist morbido di Curzi, controllo di petto del numero nove al limite dell’area e al volo in girata missile sotto l’incrocio dei pali. Con il Peglio sempre più scoperto, al 21° si è chiusa definitivamente la partita: recupero palla di Curzi a centrocampo, 30 metri palla al piede in solitaria e pallonetto magnifico da fuori area che ha beffato Paiardini.
Gli ultimi venti minuti si sono giocati solo sulla carta. Il Peglio è andato due volte vicino a segnare il gol della bandiera che non è arrivato nonostante l’impegno dei ragazzi in azzurro.
(foto di Carlo Maria Feduzi)