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Tassa di soggiorno a giugno. Ma Urbino non supera la “prova turista”

di Serena Santoli

Rilanciare il turismo con l’introduzione della tassa di soggiorno prevista per il 1 giugno. Lo ha confermato il sindaco Maurizio Gambini dopo la discussione in giunta comunale. Ma oggi Urbino quali servizi offre a un turista? Dal virtuale al reale, ecco una “guida alla sopravvivenza”. Ovvero tutto quello che può capitare a chi decida di visitare la città del Duca.

copertina turismo

URBINO ONLINE, UN VIRTUALE “VINTAGE”

Il viaggio verso Urbino parte dal Web. Come un turista, la prima cosa che abbiamo fatto è  andare online e cercare quali sono le attrazioni da vedere in città. La prima sorpresa è che per progettare un itinerario utilizzando solo il sito ufficiale del Comune di Urbino dovremo armarci di tanta pazienza e non è sicuro che riusciremo nell’impresa.

Digitando su Google la parola “Urbino” compare infatti come primo risultato il sito del Comune che, una volta aperto, si presenta subito di difficile approccio e risulta poco aggiornato. L’ultima notizia risale a una settimana fa e tutte quelle in prima pagina riguardano l’amministrazione pubblica, mentre le informazioni più importanti  per un turista (dove alloggiare, quali sono i piatti tipici, i musei e i monumenti principali) non sono per nulla segnalati e il portale non ha nemmeno una versione in inglese consultabile per i turisti stranieri.

Le varie sezioni, poi, non aiutano chi sia alla ricerca degli eventi e dell’offerta culturale della città. E’ vero che si tratta del sito istituzionale ma, come vedremo, ci sono siti di altri Comuni che danno maggior risalto proprio alla parte turistica.

Solo consultando la sezione dedicata agli eventi, Urbino News, si possono conoscere gli appuntamenti in città segnati sul calendario. Una sezione che viene spesso aggiornata e che ha un “look & feel” molto moderno e di facile consultazione e che, anzi, potrebbe essere un ottimo punto di partenza per un restyling (consigliato) dell’intero portale. Il Comune ha un canale YoutTube molto aggiornato che però, paradossalmente, non viene messo in evidenza sulla homepage dove, invece,  continua a campeggiare un banner che rimanda a una fantomatica sezione “multimedia”, presente anche come voce di menu, il cui ultimo video risale al 2013. Per trovare il canale creato sulla piattaforma di video sharing si fa prima a consultare la pagina Facebook ufficiale “Città di Urbino” (14.476 mi piace).

Ma i portali dei Comuni “simili” a Urbino, invece, in che condizioni sono? Per un confronto “onesto” abbiamo scelto tre città italiane, ognuna con un aspetto affine alla città ducale. San Gimignano, perché anche questo Comune è patrimonio dell’Unesco. Camerino, paragonabile per essere una piccola realtà universitaria. Todi, simile per il numero di abitanti.

LE HOMEPAGE DEI SITI A CONFRONTO

Sito istituzionale Comune di Urbino

Il sito istituzionale di San Gimignano è semplice, efficace, senza grandi pretese ma punta dritto al risultato: offrire quel che si cerca. In questo caso il turista non dovrà girovagare in Rete per trovare indicazioni sul territorio, perché il Comune ha messo in piedi una struttura Web dettagliata e ordinata. Consultabile sia in inglese che in italiano, appaiono immediatamente informazioni su come arrivare, cosa visitare, dove alloggiare, la storia, una guida ai trasporti, l’agenda con gli eventi, le indicazioni sul territorio, come fare per visitare musei, chiese e molto altro.

Camerino, invece, non sta messa meglio di Urbino, almeno sul virtuale. Il portale di questo Comune ha solo un leggero vantaggio su quello “concorrente”: un motore di ricerca interno, esploso in cima alla homepage, attraverso il quale si trovano le notizie divise per settori (sport, musica, teatro, etc.). Per conoscere le informazioni necessarie per una visita alla città, il turista dovrà però arrivare in qualche modo su un altro sito dedicato al turismo, che non è visibile da subito sulla homepage.

Todi ha un sito istituzionale come quello di Urbino ma offre una versione anche in inglese e, soprattutto, quando si accede alla sezione dedicata al turismo, ben visibile sulla homepage, si entra in un mondo completo di informazioni sul territorio.

VIAGGIO SUL TERRITORIO: QUANDO FARE IL TURISTA E’ UN INCUBO

Vi mostreremo attraverso la nostra mappa interattiva come i limiti di Urbino non riguardino solo la parte virtuale ma anche la realtà che si trova di fronte il turista una volta arrivato in città.

I problemi sorgono sia per chi arriva in autobus sia per chi sceglie di usare la macchina. A Borgo Mercatale si trova la piazza dove, dal luglio 2014, arrivano solo i pullman  dell’Adriabus che fanno tratte più lunghe di quelli urbani (Roma, Milano, Perugia etc). I mezzi che girano per la città sono stati spostati al piazzale sotto il centro commerciale di Porta Santa Lucia. Se il turista arriva a Mercatale, dunque, e sceglie di prendere un mezzo pubblico dovrà rivolgersi alle persone del posto per capire cosa fare, visto che non c’è nessuna segnalazione.

Sempre da Mercatale si prende l’ascensore per raggiungere il centro città. A patto che lo si riesca a trovare (anche in questo caso mancano le indicazioni) e che si sappia già l’orario, perché la struttura che sale in cima in via Garibaldi apre alle 7 e chiude i battenti alle 20:30.

Per quanto riguarda i parcheggi ci sono più aree di sosta fuori dalla città perché per entrare dentro le mura con l’auto bisogna essere residenti o avere il permesso. Nella mappa si trovano tutte le informazioni relative ad ogni area di sosta.

I due bagni pubblici – uno in via Giuseppe Mazzini all’altezza di piazza della Repubblica e l’altro in via Raffaello – sono fatiscenti e maltenuti (anche queste informazioni inserite nella mappa a seguire).

Tra le principali attrazioni da visitare ci sono i maestosi Torricini, purtroppo nascosti da ormai due anni da impalcature che saranno tolte, si spera, ad agosto. Il museo all’interno della fortezza Albornoz rimane invece aperto nel week end e nei giorni festivi e solo da aprile a  settembre.

LA MAPPA DEI SERVIZI

LA POLITICA HA DECISO, SGARBI RILANCIA E EMERGE IL PRIMO DOCUMENTO UFFICIALE

La tariffa sarà variabile, parola del sindaco Gambini: partirà da 1,50 euro per gli hotel a 3 stelle, agriturismi e Bed and Breakfast fino a 2,50 euro per gli hotel a 5 stelle. Ma prima che Gambini confermasse l’introduzione della tassa di soggiorno dalla Commissione Cultura, Turismo e Attività produttive era arrivato anche il primo documento sulla tassa di soggiorno da cui emergono le tariffe annunciate poi dal Primo cittadino. Nella bozza a seguire si vedono tutte le cifre previste. Ci sono delle quote anche per le “strutture ricettive extra alberghiere”, come i campeggi e i Bed & Breakfast.  Sono esentati dal pagamento dell’obolo i minori di 12 anni, i residenti, gli studenti, le forze dell’ordine, i malati e gli accompagnatori e diverse altre categorie. Rimane un solo, “grande dubbio” per la Commissione: i professori pagano o no? la risposta, ad ora, sono i punti interrogativi nel testo.

IL PRIMO DOCUMENTO UFFICIALE PRODOTTO DELLA COMMISSIONE TURISMO, CULTURA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE 

Tassa di soggiorno, ipotesi esenzioni

Sulla tassa di soggiorno si è espresso anche l’assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi con un netto sì alla sua introduzione perché  “serve a garantire la bellezza e la pulizia del luogo”. A prescindere dal costo, il critico d’arte ha già detto “io l’aumenterei”. Ma non è l’unica affermazione ‘forte’ dell’assessore che ha dichiarato al Ducato che a Urbino si potrebbe applicare “l’ipotesi Cefalù”. Di cosa si tratta? In questa città esiste un museo dove è esposto un quadro di Antonello da Messina (pittore del 1400) che viene visitato da 10 mila persone l’anno per 5 euro a biglietto, a fronte delle 600 mila che passano la notte in città. Sgarbi ha proposto di far pagare un euro in più la camera d’albergo al turista in cambio dell’accesso al museo. L’obiettivo di questa operazione sarebbe per l’assessore far pagare poco a tutti anziché molto a pochi.

L’INTERVISTA DEL DUCATO A VITTORIO SGARBI

Confturismo dal canto suo, tra le associazioni, è l’unica che ha pubblicamente fatto una proposta: una tariffa di 2 euro per chi soggiorna in hotel a 4 stelle e 1,50 per gli altri.

LA SOLUZIONE E’ LA TASSA DI SOGGIORNO?

Urbino è una realtà nel cuore delle Marche ricordata per essere stata il centro del Rinascimento italiano. La storia nobile della città è legata al dominio di dinastie e figure come Raffaello Sanzio, Federico da Montefeltro, i Duchi della Rovere. Un patrimonio enorme che raccoglie ogni anno centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo, penalizzato da una confusa informazione, una carente organizzazione del territorio e una scarsa attenzione alle più banali necessità di chi arriva in città.

La tassa di soggiorno può essere utile per aggiungere servizi e poter mantenere pulita e funzionante la città ma nelle attuali condizioni si dovrebbe prima pensare di mettere a posto semplicemente quello che già c’è.