Referendum fusione Urbino-Tavoleto, Ferrari (M5S): “Il voto è saltato per colpa di Gambini”

URBINO, 11 DIC -Dopo la sospensione del referendum sulla fusione tra Pesaro e Mombaroccio, decisa dal Tar di Ancona nel pomeriggio dell’11 dicembre, è arrivata la conferma che domenica 13 dicembre neanche i comuni di Urbino e Tavoleto andranno al voto. Per il Movimento 5 Stelle, questa situazione, avrebbe potuto essere evitata se la giunta comunale e il sindaco di Urbino Maurizio Gambini avessero dato ascolto alle loro resistenze.

“Se salta il referendum di domenica 13 dicembre sull’incorporazione di Tavoleto da parte di Urbino, è solo colpa del sindaco Gambini”. Lo dice al Ducato Pierluigi Ferrari del Movimento 5 Stelle di Urbino. “Abbiamo avuto pochissimi giorni per studiare la legge regionale e quella nazionale, la cosiddetta legge Delrio, che trattano della fusione e incorporazione fra Comuni. Immediatamente ci siamo accorti che il procedimento che si stava mettendo in atto era illegittimo. Infatti la legge regionale, applicata nel caso dell’incorporazione di Tavoleto da parte di Urbino, prevede che il referendum consultivo sia fissato alla fine dell’iter, quando cioè la fusione è già stata avviata. La legge nazionale, invece, prevede il referendum all’inizio dell’iter, in modo che i cittadini possano esprimere fin da subito la propria preferenza. Ci siamo battuti per settimane per cercare di convincere il sindaco che, però, ha deciso di proseguire su questa strada. Ora il Tar di Ancona ci ha dato ragione”.