DI MICHELE NARDI, MARCO TONELLI E RITA RAPISARDI
URBINO – Ultimatum di Maurizio Gambini a Vittorio Sgarbi: “Deve allontanarsi dai Verdi che lo hanno strumentalizzato e ingannato”, lo ha detto il sindaco di Urbino in una conferenza stampa indetta in Comune insieme all’assessore al Turismo Francesca Crespini. Le polemiche nate dall’albero di Natale in piazza della Repubblica portano così a un ‘faccia a faccia’ politico con il gruppo guidato da Gianluca Carrabs. Gambini ha inoltre annunciato il cambio al vertice del Legato Albani: “Prenderò il posto di Giovanni Pagnoni alla presidenza del Legato Albani” ha detto il primo cittadino.
Gambini ha deciso di rimuovere dall’incarico l’attuale presidente che è stato fino a oggi in quota ai Verdi di Urbino.
“Tutta l’amministrazione ha condiviso il lavoro fatto – è stata la difesa del sindaco – è il portavoce dei Verdi di Urbino, Gianluca Carrabs ad aver ingannato l’assessore alla Cultura. Queste persone non possono far parte dell’amministrazione”.
Dello stesso tono sono le dichiarazioni del vice sindaco Crespini. “Il caso dell’albero è stato montato per attaccare me -accusa Crespini- Io mi sono opposta alla nomina di Pagnoni al Legato Albani, io ho attaccato i verdi quando alle regionali sono andati con il Pd”. Per la numero due del comune l’attacco subito dalla giunta è una vendetta per “aver resistito alle pressioni dei verdi per inserire nello staff del sindaco persone che non servivano”.
Durante l’incontro la Crespini ha anche difeso l’opera all’artista urbinate Ermes Ottaviani, commissionato dal suo assessorato: “La Soprintendenza per i Beni Culturali ha dato parere favorevole all’albero di Natale il 27 novembre 2015. Se lo portano via, devono portare via anche me”.
“Chiedo scusa per il livore dimostrato nei confronti di chi lavora e crea” ha aggiunto la Crespini riferendosi alle scelte dell’amministrazione della città ducale. Poi l’assessore si è rivolta direttamente a Sgarbi: “È stato strumentalizzato, solo perché io mi sono contrapposta al gruppo. Con lui ci siamo sentiti domenica -sottolinea – gli ho detto che con la soprintendenza è tutto in regola. Lui si deve interessare di più a quello che facciamo qua ed essere più presente”.
Alla domanda sulle dimissioni di Sgarbi Gambini risponde in modo chiaro: “Decida lui. A noi una persona come Vittorio serve, perché è una persona che fa”. E sulle sue assenze da Urbino: “Per noi non sono un problema, a noi bastano i suoi input. Di sicuro se ci fosse stato quando abbiamo approvato questo progetto sarebbe stato meglio ma non è una sua colpa”.
La reazione di Carrabs. Non si è fatta attendere la risposta di Gianluca Carrabs a Maurizio Gambini. Intervistato dal Ducato, il presidente onorario dei Verdi della Regione Marche attacca il sindaco: “Non capisce o fa finta di non capire. Vittorio Sgarbi è stato eletto con i Verdi e andrà via con i Verdi, non esiste che rimanga senza il partito che lo ha proposto. La città sta andando alla deriva perché ha rinunciato volontariamente al suo progetto politico, quello di più liste civiche che insieme ad alcuni partiti portavano avanti il binomio cultura agricoltura. Bisogna correggere la linea – dice Carrabs – altrimenti l’esperienza dei ‘Verdi art.9’ con la giunta Gambini termina.
Sulla possibile sostituzione di Gianluca Pagnoni al Legato Albani Carrabs afferma: “Se lui vuole prendere il posto di Pagnoni gli auguriamo buon lavoro, così farà come le giostre al Mercatale e ci metterà i nani e le ballerine di cui si circonda”. Infine all’accusa di aver strumentalizzato l’assessore Sgarbi, Gianluca Carrabs dice:” Come si può pensare che un uomo come Vittorio si faccia condizionare da qualcuno. Lui è autonomo nelle sue scelte. Gambini ha la memoria breve dato che c’era anche lui quando Sgarbi ha visto l’albero per la prima volta”.