Nuovo bando mense a Fermignano: biologico e prodotti a km zero per bambini e disabili

Mensa scuola materna Fermignano
di ELEONORA SERAFINO

FERMIGNANO – Biologico, chilometro zero e controllo qualità sono le parole chiave del nuovo bando per la gestione della ristorazione scolastica, del nido di infanzia e della struttura Casa del Sole del comune di Fermignano. Pubblicato il 14 marzo e in scadenza il 19 aprile, il documento è stato preparato dall’ufficio tecnico dell’amministrazione comunale insediatasi nel mese di giugno, in collaborazione con i servizi sociali.

“Abbiamo notato – precisa il vicesindaco Alessandro Betonica – che nel bando di 4 anni fa c’erano una serie di imprecisioni e punti da ristabilire, così abbiamo deciso di riorganizzarlo. Ma lo abbiamo fatto con la minima spesa, perché ci siamo serviti di competenze tecniche interne. Cosa di cui siamo molto orgogliosi”.

“Una bella sfida per le imprese – continua Betonica – ma anche un importante segnale d’investimento, in quanto abbiamo cercato di favorire quelle aziende di provincia, anche semmai piccole, che hanno centri di distribuzione entro i 50 chilometri di distanza dal centro. Credo che un programma politico si debba distinguere anche per queste scelte”.

Avvantaggiate anche le realtà imprenditoriali che utilizzano prodotti biologici e a chilometro zero. “Sono stati, inoltre, chiariti gli strumenti di controllo, in modo che la qualità sia un elemento imprescindibile” ha dichiarato il vicesindaco. Qualità che sarà monitorata anche attraverso questionari finalizzati ad avere un feedback di gradimento dei vitti.

I pasti, circa 55.000 all’anno, saranno serviti non solo agli alunni del nido d’infanzia e della scuola primaria e secondaria in caso di rientro, al personale del comune avente diritto, agli ospiti della struttura integrata per disabili gravi La casa del sole e del centro ricreativo Francesca e a persone allettate o che per difficoltà di vario genere necessitano del pasto a domicilio, ma anche – grande novità rispetto al passato – in eventuali situazioni di emergenza.

“Nel 2012 Urbino fu sepolta sotto tre metri di neve. In quell’occasione la gestione dei vitti per i volontari provenienti da diverse zone d’Italia fu abbastanza complessa. Abbiamo pensato di introdurre questo punto nel bando per evitare che in situazioni simili le persone per avere un pasto caldo debbano appellarsi al buon cuore dell’azienda di turno” ha spiegato Betonica.

Mentre il precedente appalto aveva una durata di quattro anni, questo scadrà dopo due anni e “ci permetterà di revisionare e controllare meglio e di non perdere di vista una questione che ci sta molto a cuore e per cui il sindaco, l’ufficio tecnico e i servizi sociali hanno lavorato molto” conclude il vicesindaco.