LA STORIA

AL SAN VITO

NONSOLOTIFO

 
 
Il corridoio-mensa dell'oasi francescana


La nuova Oasi francescana
raccontata da Antonello Gaudio, "braccio destro" di padre Fedele

Quante persone lavorano all’Oasi?
C’è padre Fedele, fondatore e presidente, una giovane
direttrice che lo affianca, quindici persone retribuite, circa cinquanta volontari gestiti da un collega, quattro obiettori di coscienza e circa trenta ragazze del servizio civile, a partire dal mese di 2 persone più quattro obiettori di giorno, 2 persone,più 4 obiettori di pomeriggio
Da chi è composto il personale medico?
Da una rosa di oltre 45 medici volontari che operano nella struttura o nei loro studi, prendendo gli appuntamenti, sei infermiere fisso è il medico generico che sta sempre lì, più o meno.
Quanta gente vi si rivolge?
L’utenza giornaliera media sulle 60/70 unità al giorno, 75 posti per dormitorio maschile e 75 per femminile, abbiamo raggiunto la punta di 180 persone a notte, tutto gratuito. Ci sono anche molti
ospiti fissi (leggi le interviste). Risse, disordini?
Purtroppo sì, convive gente di ogni nazionalità, dalle usanze, e ci sono stati un bel po’ di casini. Dal 24 (gennaio, ndr) verrà un custode, guardia giurata no perché costa troppo, io lo sono stato per 6 anni, ci vuole un ragazzo che abbia coraggio e che prima di tutto sappia farli ragionare e poi se occorre anche usare le maniere forti.
Niente più senzatetto, a Cosenza?
Sì. In città la tradizione alla solidarietà è radicata. L’Oasi è un grande aiuto soprattutto per gli immigrati. Se non avessero avuto un posto come questo si sarebbero scontrati con lungaggini e carenze delle strutture sanitarie. All’ospedale spesso nemmeno li accettano se vanno da soli, qui è una specie di pronto soccorso, li accompagniamo noi presso le altre strutture, padre fedele ha ancora debiti da coprire, spesa di circa tre milioni di euro.
Quanto è costata l’Oasi? Da chi è stata finanziata?
Contributi dalla Regione, qualche aiuto dalla Provincia e soprattutto “benefattori”. Sembra impossibile ma è così, il Comune nonostante una convenzione per il momento è assente.
io qui faccio il factotum, vieni la mattina e ti accorgi di quello che c’è da fare e parti. E’ difficile dire domani farò la determinata cosa.
Qual è la vera novità?
Che non esiste nessuna struttura in tutta Europa che racchiuda, gratuiti, tutti questi servizi insieme, nel senso che la persona che ha bisogno viene accolta, assistenza sanitaria, mangiare dormire assistenza a 360.

 

 

 

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