di RICCARDO MARCHETTI
URBINO, 11 DIC- Dopo i primi 9 mesi del 2015, l’export delle aziende della provincia di Pesaro-Urbino è cresciuto del 10,42% (da 1,58 a 1,74 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una performance più che doppia rispetto alla media nazionale (+4,17%) e il risultato migliore delle Marche. E’ quanto emerge dall’analisi del centro studi della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, che ha elaborato i dati diffusi dall’Istat. In tutte le altre province della Regione il bilancio delle esportazioni è stato negativo. “Un premio per l’impegno degli imprenditori pesaresi e dei nostri progetti di internazionalizzazione” ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio PU, Alberto Drudi.
La Francia si è confermata il primo mercato di sbocco per le produzioni locali (191,7 milioni di fatturato, +1%), seguita da Germania (+13,04% e 173,2 milioni) e Stati Uniti (+38,81% e 84,4 milioni). In calo, a causa dell’embargo e delle sanzioni europee, la Russia (-27,04%), da sempre tra i punti di riferimento dell’export pesarese. “Ho chiesto ai parlamentari delle Marche di insistere perché il governo italiano spinga a Bruxelles per un inversione di marcia” dichiara Drudi.
Quanto ai settori, con un +108,4% la cantieristica ha più che raddoppiato il proprio fatturato (33,9 milioni da 16,5), mentre l’agro-alimentare ha chiuso i primi 3 trimestri con +52,3% e 73,9 milioni. Bene anche per il mobile e il comparto metalli, ancora in frenata invece il settore del tessile-abbigliamento (-4,2%).