Fano-Grosseto, Delrio: “Priorità, ma dopo la Quadrilatero di Ancona”. 114 milioni per la variante di Urbania

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, a Pesaro
di GIOVANNI BRUSCIA

PESARO- La Fano-Grosseto è una “priorità infrastrutturale”, ma solo “dopo il completamento della Quadrilatero”. E’ l’annuncio del ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio, intervenuto nel pomeriggio di venerdì 21 aprile nel salone Metaurense della Prefettura a Pesaro per una visita istituzionale sul tema “Le infrastrutture nel nord delle Marche”. All’incontro hanno partecipato il prefetto Luigi Pizzi, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e numerosi sindaci della provincia, tra cui il primo cittadino del capoluogo Matteo Ricci e il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. Tra i due, al termine dell’incontro, è nato un battibecco dovuto a diversità di vedute sulle parole del ministro.

LO SCONTRO TRA I SINDACI: Gambini: “Amministratori imbroglioni”. Ricci: “Beda gi’”. 

La Quadrilatero è l’infrastruttura più importante e prioritaria (sistema di collegamento viario i cui tratti principali sono la Foligno- Civitanova Marche e l’asse Perugia-Ancona, ndr) , poiché, come ha detto Delrio “collega il centro dell’Italia con la costa adriatica lungo la direttrice est-ovest”. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci in precedenza aveva detto che la Fano-Grosseto è “un’arteria in grado di collegare il nord della regione con Umbria e Toscana. Va completata e collegata alla E45. Purtroppo è ancora oggi una delle più grandi incompiute italiane”. Attende infatti il completamento da oltre 25 anni.

L’ex sindaco di Reggio Emilia ha poi annunciato : “Abbiamo già stanziato 114 milioni di euro per la variante (alla Fano-Grosseto, ndr). Il provvedimento è già stato pubblicato”, 40 milioni verranno destinati alla E78 nella zona di Mercatello sul Metauro per l’adeguamento est-ovest. Altri 60 milioni di euro verranno spesi per consentire il collegamento tra questo tratto e la galleria della Guinza (tunnel di sei chilometri iniziato nel 1989 e non ancora completato), “su cui Anas sta lavorando con grande intensità”. La menzione di Urbania e non di Urbino ha però fatto scattare il disappunto del sindaco Gambini, che ha poi parlato al telefono, come riporta il Resto del Carlino, con il ministro per un chiarimento.

Il presidente della provincia Tagliolini ha ribadito al ministro la richiesta dei sindaci : le strade ora provinciali e un tempo di competenza dell’Anas devono tornare di competenza statale. Sono la Flaminia, la Contessa, l’Urbinate, la Cesanense e la pedemontana nel tratto compreso tra i comuni di Sant’Angelo in Vado e Lunano . Delrio si è detto favorevole: “Le richieste dei sindaci saranno assolutamente prese in considerazione, a partire dalla provinciale Fogliense e dalla Metaurense “.

Il presidente dell’ente ha richiesto anche tempi accettabili e risorse certe per la realizzazione dei lavori. “E’ necessario investire ulteriormente sulla manutenzione delle strade e soprattutto dei ponti e dei viadotti” (un esempio è il Ponte dei Conciatori nel comune di Urbania, ancora in fase di ripristino e miglioramento).

Sul tema della manutenzione (anche in riferimento ai recenti casi di ponti crollati) Delrio ha dichiarato: “Il Paese non ha investito a sufficienza nella cura della viabilità. Questo perché in passato c’è stata una mancanza da parte della politica nel considerare la manutenzione un fattore di rilevanza strategica. Per me questo invece è un aspetto fondamentale per lo sviluppo ed è necessaria una attenta programmazione”.

Luca Ceriscioli, presidente della regione, ha evidenziato come “se avessimo la bacchetta magica oggi le Marche avrebbero subito delle strade più percorribili dalla costa all’interno. Per il nord delle Marche abbiamo bisogno di risposte concrete e le buone intenzioni devono diventare fatti reali”.

Durante l’incontro non è stato fatto alcun accenno alla annosa questione della ferrovia Fano-Urbino, oggetto di proposte, discussioni e polemiche da molti anni. In Parlamento è approdata una legge per la riattivazione ma su questo il ministro non ha voluto rispondere: ” E’ di competenza regionale e non nostra”.