Chiusura alle 3 e più forze dell’ordine in centro: le proposte dei gestori dei locali di Urbino al sindaco

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di LORENZO CIPOLLA

URBINO – Stop alla musica alle 2.30 e tutti fuori alle 3, più forze dell’ordine in strada, bagni pubblici aperti (e sorvegliati) tutta la notte. I gestori dei locali di Urbino hanno provato a mediare presentando una serie di proposte al sindaco Maurizio Gambini durante una riunione in Comune, che si è tenuta martedì pomeriggio.

Da giorni infatti l’amministrazione cittadina e gli studenti sono ai ferri corti dopo che i residenti del centro storico si sono lamentati per gli schiamazzi notturni degli universitari, tanto che Gambini ha preso in considerazione di emettere un’ordinanza per far chiudere i locali frequentati la sera dai giovani all’una e trenta del mattino.

Le proposte

I gestori dei locali sono disposti a chiedere l’intervento dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale per stabilire il livello di decibel degli impianti, in modo tale da non superarlo, e spegnere le casse alle 2.30. Mezz’ora più tardi, secondo la proposta degli esercenti, arriverebbe la chiusura. I commercianti chiedono anche un incontro con la Prefettura per chiedere una maggior presenza di forze di Polizia nelle strade, puntando sull’effetto deterrente. Sono anche disposti a versare ciascuno una quota per pagare un sorvegliante che controlli le toilette pubbliche, già soggette ad atti di vandalismo anni fa.

“È vero, ci sono schiamazzi notturni, dobbiamo trovare una soluzione perché tutti devono avere la loro libertà: sia i residenti sia gli studenti” spiega Federica Marini, vicepresidente dell’Associazione Commercianti di Urbino, un’organizzazione no-profit a cui sono iscritti 40 esercizi commerciali del centro cittadino. Secondo i gestori dei pub del centro se l’ordinanza di chiusura all’1.30 venisse emanata, la città avrebbe un danno economico. Gli esercenti ipotizzano che non siano gli studenti gli unici responsabili dei disturbi durante la notte: “Magari è stato un lavoratore del circondario che è venuto a far danno” continua Marini, riferendosi al fatto che la sera Urbino è frequentata anche da persone che arrivano da fuori città.

Nel corso della riunione Gambini ha riconosciuto che a volte sono gli stessi studenti a chiedere maggiori controlli di sera.

Punto di non ritorno?

Il primo cittadino ha ribadito di non voler tornare alla situazione di due anni fa “con risse, gente che andava all’ospedale e giovani, anche giovanissimi, in coma etilico”, visto che nel frattempo “la situazione era migliorata”. A cambiare le cose, secondo Gambini è stata l’ordinanza anti-alcool, che vieta il consumo di bevande alcoliche al di fuori dei locali e il loro trasporto dalle 20.30 alle 7 del mattino. “Chiudere i locali ora è l’ultima soluzione: vogliamo confrontarci e agire per migliorare le cose: secondo me è possibile. Ma non potrò permettere che si torni indietro”.

Segnali distensivi in attesa degli appuntamenti del 4 maggio, quando s’incontreranno gli studenti e i residenti del centro di Urbino, e dell’8 quando il sindaco vedrà gli universitari.