di CLAUDIO ZAGO
Anche Urbino ha la sua sezione del Club Alpino Italiano. Sabato 5 marzo è nato il Cai Montefeltro, che unisce le due sottosezioni di Urbino e di Fossombrone e mette fine all’anomalia di un unico Cai in tutta la Provincia. La sezione di Pesaro, infatti, non avrà più il monopolio che ha avuto per quasi 50 anni. “Siamo finalmente liberi di mettere in programma quelle iniziative che Pesaro ci bocciava: le grotte, il canyoning (discesa di torrenti con corde, ndr), un’attività di tipo prettamente alpinistico”, spiega Fabio Duro, presidente della sezione appena nata.
A spingere il gruppo storico dell’ex sottosezione del Cai di Urbino ad affrancarsi dalla sezione di Pesaro, l’esigenza di una programmazione più confacente al territorio del Montefeltro. “Noi – continua Duro – abbiamo un’attività più prettamente alpinistica, perché Urbino è più vicina ai monti, alle cascate e alle grotte, quindi era giusto avere un’indipendenza da un punto di vista programmatico e organizzativo rispetto a Pesaro, da sempre più concentrata sul trekking. Inoltre eravamo rimasti l’unica provincia marchigiana a poter contare su una sola sezione, quella del capoluogo di provincia. Solo Ascoli Piceno ha fra 6 e 7 sezioni”.
Canyoning , grotte, passeggiate, in provincia ma non solo. “Già nel nome, il nuovo Cai risponde meglio agli stimoli che arrivano dal nostro territorio”, fa notare il presidente Duro, fra i promotori dello “strappo” con Pesaro assieme al gruppo storico che ha animato il Cai di Urbino fin dalla sua nascita, circa 5 anni fa: Alberto Crinelli, Filippo Martelli, Claudia Bernardini, Lorenzo Zanarelli, Jader Zigoli.
“E’ uno strappo fisiologico”, afferma Duro. “Siamo cresciuti con Pesaro, abbiamo fatto 4, 5 anni come sottosezione e ora è venuto il momento di andare da soli”.
La conferma di Pesaro: “Li abbiamo aiutati noi per primi a diventare sezione, fin da quando lo scorso giugno ci hanno fatto sapere che intendevano unirsi”, ha dichiarato Giancarlo Stradini, presidente della sezione di Pesaro.
Il Centro Alpino Italiano è fra i sodalizi più antichi d’Italia, fu fondato nel 1863 e da allora interagisce con le amministrazioni per tutto ciò che concerne la cultura dell’ambiente montano e per la sentieristica.
