Diffamazione online, 50enne di Tavullia patteggia pena (sospesa) a tre mesi

URBINO – Una lite tra fratelli e un post su Facebook: un cinquantenne di Tavullia a processo a Urbino per diffamazione aggravata ha patteggiato una pena a tre mesi di reclusione (sospesa con la condizionale) e dovrà pagare un’ammenda di 230 euro più le spese processuali. Renzo Cantelmo nel maggio 2015 aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook un post in cui accusava il fratello Ugo e la moglie Serafina De Angelis di essersi appropriati dell’intera proprietà dei loro genitori, sfruttando un bonifico del valore di 118.000 euro (di cui ha pubblicato anche la foto) con il quale il fratello aveva estinto un mutuo. “Non ho parole – concludeva il testo – posso solo provare vergogna per quello che si arriva a fare per soldi”. Ugo Cantelmo per quel post lo aveva querelato.