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Fondi europei, apre l’ufficio Europa a Fermignano. È l’unico dell’entroterra

Ufficio Europa di FermignanoUfficio Europa di Fermignano
di MATTEO MARIA MUNNO

FERMIGNANO – Una finestra sull’Europa per Fermignano. Sarà inaugurato mercoledì 29 marzo l’ufficio Europa del Comune per la ricerca di finanziamenti con bandi europei da impiegare sul territorio e lavorerà a stretto contatto con l’ufficio analogo di Pesaro. È finora l’unico nell’entroterra provinciale. “Lo staff designato per l’ufficio – racconta il sindaco di Fermignano Emanuele Feduzi al Ducato – è già stato individuato: si tratta della ragioniera Francesca Morosini. È stato stretto un accordo con il comune di Pesaro per un periodo di formazione, che è già iniziato”.

Alla presentazione, organizzata al municipio di Fermignano, sono stati invitati l’assessore regionale alle politiche comunitarie Manuela Bora, l’assessore alla ricerca finanziamenti comunitari e nazionali di Pesaro Antonello Delle Noci ed il rettore dell’Università “Carlo Bo” Vilberto Stocchi. Sarà coinvolta anche l’Università di Urbino per cercare bandi utili e preparare i progetti da sottoporre all’Unione Europea.

L’ufficio, in realtà, svolgerà un’attività che era già iniziata con l’elezione di Feduzi, in carica da giugno 2016. “Abbiamo istituzionalizzato un’attività che già svolgevamo dal mio insediamento – prosegue il sindaco – lo avevamo promesso”. Lo sportello sarà a disposizione sia per gli enti pubblici che per le realtà private che hanno intenzione di ottenere fondi messi a disposizione dell’Europa.

Non sono pochi i settori che potrebbero giovare di qualche novità: “Al momento stiamo lavorando a 360 gradi – conferma il sindaco – e lo stiamo facendo confrontandoci anche con la Regione”.

FONDI UE: SOLDI SPRECATI – L’accesso ai fondi europei è una delle piste più gettonate dalle amministrazioni locali per far fronte a spese che il bilancio comunale non è in grado di sostenere. Non tutti i fondi sono uguali: ci sono fondi strutturali – erogati da governi nazionali e regionali dei Paesi Ue – ed i fondi a gestione diretta erogata dalle Commissioni Europee. L’Italia, in termini di fondi strutturali, è il secondo paese UE a ricevere più finanziamenti: nel periodo 2014-2020 arriveranno oltre 40 miliardi di euro dall’Europa, con la maggior parte di questi destinati al settore marittimo.

Ma l’Italia risulta tra i peggiori utilizzatori dei fondi. Lo scorso anno, la Corte dei Conti europea ha rilevato infrazioni sui fondi per 168 milioni di euro. Un esempio? Con la stessa cifra che l’Italia non ha impegnato per lavori sul Porto di Napoli – circa 154 milioni di euro – la Polonia, che è il primo paese a beneficiare dei fondi 2014-2020, ha rifatto la rete di autostrade per tutta la nazione.