Accoltella un commerciante per una bottiglia di vino. Patteggia 6 mesi e 20 giorni

di MATTEO DE RINALDIS

URBINO – Dopo aver accoltellato un commerciante per una bottiglia di vino, si è fermato a mangiare una pizzetta in Via Mazzini. Cinque minuti dopo l’aggressione, Michele Cassano, 43 anni e iscritto alla facoltà di Sociologia, si comportava come uno studente universitario qualsiasi: un trancio di pizza e poi via a Borgo Mercatale per salire sull’ultimo autobus di giornata. Cassano è scappato quando si è accorto di essere seguito da alcuni testimoni che avevano assistito alla sua follia. Ma è stato catturato dai carabinieri, arrestato e processato con giudizio direttissimo.

Tutto è iniziato quando Cassano si è presentato al Kebab Istanbul di piazza delle Erbe pretendendo di comprare del vino. Erano le 22.30 e Serdal “Sergio” Karakham, dietro al banco, si è rifiutato, applicando correttamente l’ordinanza comunale che vieta la vendita per asporto di alcolici dopo le otto e mezza. È in quel momento che lo ‘studente universitario’ ha preso in mano una sedia minacciando di rompere il locale. Messo alla porta, ha aggredito una prima volta con calci e pugni Serdal prima di allontanarsi. Ma il peggio doveva ancora accadere.

L’aggressore è tornato pochi minuti dopo con un taglierino. I tentativi di “Sergio” di calmarlo non hanno avuto successo e Cassano ha mirato alla gola. I riflessi e un corso di autodifesa hanno permesso a Serdal di evitare parzialmente il colpo: nello scontro ha riportato una ferita al palmo della mano destra. Soccorso da una dottoressa che ha assistito alla discussione, Serdal è stato poi accompagnato al Pronto soccorso, curato con 18 punti di sutura e dimesso con una prognosi di 25 giorni.

L’aggressore era tornato una terza volta, prendendo una bottiglia di vino e allontanandosi verso piazza della Repubblica. Alcuni testimoni lo hanno seguito lungo via Mazzini e al telefono davano indicazioni ai carabinieri sugli spostamenti dell’aggressore. Lungo la discesa verso Mercatale Cassano si è fermato a prendere un trancio di pizza. Mentre aspettava l’autobus sotto la pensilina si è accorto di essere seguito e si è allontanato facendo perdere le proprie tracce.

A quel punto sono intervenuti i carabinieri di Urbino che hanno messo la parola fine a questa storia. Hanno arrestato Cassano a casa sua e il giorno dopo è stato processato. Ha patteggiato 6 mesi e 20 giorni: i reati contestatigli sono quelli di porto abusivo di armi, lesioni aggravate e minacce. Il pubblico ministero Simonetta Catani giudice lo ha condannato anche all’obbligo di firma, tre volte a settimana, presso la Polizia giudiziaria.