di FEDERICA OLIVO
URBINO – Non usano pesanti corazze in ferro e, al posto dell’elmo, si proteggono con una modernissima maschera da scherma. Per muoversi non usano il cavallo e non hanno feudi da difendere o dame da salvare. Nei loro duelli, però, usano la stessa tecnica dei cavalieri medievali. Settantaquattro atleti, provenienti da tutta Italia, il 30 aprile si sono incontrati al palazzetto dello sport di Urbino per una delle gare del campionato nazionale di scherma medievale.
Due le discipline in cui si sono sfidati: spada e brocchiero – un piccolo scudo di ferro usato per difendersi dai colpi dell’avversario – e spada a due mani. Entrambe le competizioni sono state vinte da Federico Dall’Olio della sala d’arme dell’Appeso.
In gara anche i ragazzi con meno di due anni d’esperienza che hanno duellato, con una spada di nylon, nel torneo “beginners”. Il vincitore della sezione è stato Andrea Iannini della sala d’arme Fiore de’ liberi. Tra le ragazze, invece, primo posto per Eleonora Manoni, della sala d’arme Achille Marozzo.
“Ai vincitori saranno offerti degli sconti per l’acquisto della spada o di pezzi dell’armatura”, ha affermato Nicolò Gamba, presidente della sala d’arme Aquila Gladiatrix di Urbino che ha organizzato l’evento, giunto alla terza edizione.
Non è un caso che gli amanti di questa disciplina si siano ritrovati a Urbino: “La scherma storica fa parte del bagaglio culturale di questa città”, ha spiegato Luca De Sensi, vicepresidente di Aquila Gladiatrix, “il duca Federico, infatti, non era solo un mecenate ma anche un guerriero. Abbiamo inoltre testimonianze di un trattato sulla spada a due mani scritto proprio a Urbino”.