di LORENZO PASTUGLIA
URBINO – Secondo il presidente della Ciclo Ducale, Gabriele Braccioni, la Straducale sarà una gara in tutta sicurezza. I tratti più problematici che fanno parte della granfondo, giunta all’edizione numero 14 che prenderà il via il prossimo 25 giugno, sono stati o saranno oggetto di prossimi interventi della Provincia. A cominciare dalla SS73bis nei 18 chilometri del tratto Urbino-Urbania che, per Braccioni, “è al momento la migliore strada della Provincia, dopo i lavori recenti di pavimentazione stradale”.
Al via i sopralluoghi e i lavori
Per quanto riguarda il tratto Urbania-Piobbico e il Passo dello Stregone, ci saranno dei sopralluoghi in questa settimana, per verificare quale parti della strada sono da rifare, afferma Braccioni: “La SP21 e la Sp90 (detta anche “Graticcioli”, ndr.) sono effettivamente fondi molto sconnessi ma la Provincia ha indicato quali sono i lavori da fare. La stessa Provincia, che farà il sopralluogo sui posti nei prossimi giorni, mi ha chiesto personalmente di partecipare”.
L’Apecchiese (o SS257), a differenza delle altre due strade, è passata lo scorso anno da essere strada provinciale a regionale. I lavori verranno così effettuati dall’Anas (l’ente nazionale principale per le strade dello Stato) a spese della Regione. Dice Braccioni: “L’Anas interverrà sul manto stradale, su mia indicazione, per interventi di ‘ordinaria manutenzione’, ovvero non rifarà il completo manto stradale ma solo i tratti più danneggiati. I lavori verranno effettuati nei primi di giugno”. La stessa SS257 è stata già oggetto di vari sopralluoghi effettuati nello scorso mese di marzo dal presidente della Ciclo Ducale, dai responsabili regionali dell’Anas e dai cantonieri manutentori.
Monte Nerone
Sul monte Nerone, i ciclisti della Straducale saliranno dal versante del Pianello e scenderanno dal versante Serravalle: “Saliremo e scenderemo sulle strade più sicure – continua Braccioni – inoltre, i tratti verranno chiusi completamente al traffico per circa due ore, cosa straordinaria se si pensa che negli altri si chiuderanno le strade per solo circa 20 minuti, il tempo che intercorre tra la macchina di inizio corsa della Straducale e quella di fine”.
Sulla sicurezza delle strade della provincia
“È vero che ci sono alcune strade pericolose ma non sono solo le buche le principali responsabili, bisogna contestualizzare il fatto”, sottolinea Braccioni. Tre sono le principali cause di incidenti secondo il presidente: “La nostra provincia ha il maggior numero di cicloturisti, italiani e non che vengono a pedalare sulle nostre strade e il numero di incidenti è per forza maggiore che in altri posti, come in Calabria, dove i ciclisti sono pochi. Bisogna poi considerare le caratteristiche morfologiche del nostro territorio: la Puglia, ad esempio, non ha strade così pericolose come le nostre, perché ci sono molti rettilinei. Terzo fattore, la manutenzione delle strade che a volte incide sugli incidenti”. Braccioni spera così in un aumento delle risorse: “Sarebbe importante che i quattro enti proprietari della strada (Comune, Provincia, Regione e Anas, ndr.) aumentino i fondi per la pavimentazione stradale perché la rete viaria ne ha assolutamente bisogno”.
Controlli elevati per la Straducale
Saranno 150 gli operatori che controlleranno le strade della granfondo, 300 se si considerano quelli delle organizzazioni di Urbino, tutti concentrati nel dare maggior sicurezza ai più di 1.000 ciclisti che parteciperanno all’evento. Controlli particolari si avranno sopratutto ad Apecchio: “Per tutti i bivi concernenti la città, avremo addirittura otto operatori della Straducale, due vigili della polizia locale e due carabinieri della caserma di Apecchio. Vogliamo mantenere alta l’attenzione. A differenza degli anni passati dove c’erano stati alcuni problemi, quest’anno le amministrazioni comunali hanno sostenuto l’iniziativa mettendo il personale a nostra disposizione”.