URBINO, 27 GIU. – “Ti stacco la testa vecchio di m…..” è solo una delle frasi ingiuriose rivolte a F. D., un uomo residente a Macerata Feltria. A raccontare questo e altri episodi è stata la figlia, sul banco dei testimoni al processo per “stalking condominiale” nei confronti dei vicini di casa dei suoi genitori. Gli eventi risalgono al periodo tra il 2012 e il 2014. La stessa figlia, che abita poco lontano rispetto ai genitori, ha dichiarato di aver assistito ai fatti raccontati in aula. Gli imputati sono tre, genitori e figlio, F. D., M. C. e F. G, che abitavano al piano superiore della stessa palazzina.
Secondo le testimonianze della figlia e della vicina di casa gli imputati, in più di un’occasione, non solo avevano insultato le vittime con epiteti volgari ma avevano, intenzionalmente, buttato acqua o pulito la gabbia degli uccelli quando le presunte vittime passavano sotto il loro balcone. Questo obbligava i figli a non lasciare mai i genitori soli in casa. ”Ora che sono andati via stiamo benissimo” ha dichiarato la figlia al giudice.
L’udienza è stata rinviata a gennaio 2018.