di ELEONORA SERAFINO
URBINO – Tanti turisti, in gran parte italiani, hanno affollato strade, ristoranti e strutture alberghiere della città ducale nelle festività natalizie: un buon numero di presenze percepito dagli operatori e che si è registrato soprattutto nei giorni a cavallo tra il 31 dicembre e il 1 gennaio e nel weekend dell’Epifania. A conferma, nell’ultimo mese dell’anno sono arrivati 125 bus turistici, ben 30 in più rispetto ai dati del dicembre 2016.
Molti anche i camperisti, dicono dallo Iat, l’ufficio Informazione accoglienza turistica: “Tante famiglie con bimbi piccoli, arrivate per partecipare alla Festa della Befana di Urbania– spiega una dipendente – hanno sfruttato l’area di sosta urbinate ‘Pablo Neruda’”.
Buona la partecipazione anche alle altre iniziative organizzate durante le feste. “Le Vie dei Presepi” ha registrato oltre cinquemila visitatori, il doppio rispetto all’anno scorso. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune insieme all’associazione Pro Urbino, che quest’anno ha scelto di collocare piccoli e grandi opere presepiali in diversi punti della città, allo scopo di guidare i turisti alla scoperta anche degli angoli più remoti.
I turisti hanno scelto la città ducale come meta delle loro vacanze soprattutto dopo il 26 dicembre.
Molte strutture alberghiere o di ristorazione, sia dentro che fuori le mura, sono rimaste chiuse il 24 e il 25 dicembre ma hanno poi recuperato clienti nei giorni successivi. È il caso del Ristorante Pizzeria “La Terrazza del Duca”, del bed and breakfast “Il Cortegiano” e dell’Albergo Italia. “Abbiamo lavorato molto dal 27 dicembre al 7 gennaio – racconta Michele Rossi, proprietario de Il Cortegiano Bed and Breakfast – soprattutto con coppie molto giovani che si sono fermate per poco, massimo due notti”.
Stesso successo per l’Albergo Italia, la cui proprietaria, Maddalena Montebovi, parla di un tutto pieno dal 31 dicembre, giorno di riapertura, in poi. “La notte di Capodanno abbiamo avuto tutte le nostre 43 stanze occupate, per lo più da gruppi di amici”, dichiara l’albergatrice.
Nei giorni a cavallo tra il 31 dicembre e il 1 gennaio l’Amministrazione comunale ha proposto diversi eventi e spettacoli: dall’Animazione degli Arcieri e il concerto e il brindisi di fine anno che hanno animato la piazza, al Concerto di Capodanno al Teatro Sanzio con l’esibizione della Gioachino Orchestra diretta dal Maestro urbinate Michele Mangani.
I visitatori hanno deciso di festeggiare l’ultimo giorno dell’anno pranzando o cenando in locande e ristoranti urbinati: da “Amici Miei”, che ha registrato un +25% di clientela rispetto all’anno scorso, a “Il Cortegiano”, che ha proposto un menu classico a base di pesce, dal più tradizionale “La terrazza del Duca”, all’innovativa “Tenuta Santi Giacomo e Filippo” che, come ha spiegato il sales manager Fabio Crescentini, “ha scelto di distaccarsi da un discorso legato al territorio per puntare tutto su prodotti biologici e vini di produzione propria”.
Molti più turisti, provenienti soprattutto da Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Lazio e diverse regioni del sud (molto pochi dalle isole) hanno affollato strade e esercizi commerciali della città, ma il timore di alcuni operatori è che dopo le feste tutto torni fermo. “Abbiamo lavorato moltissimo in queste festività, ma il problema è da oggi fino a maggio – sostiene Giulio Lonzi, proprietario dell’Albergo Raffaello – quando resta tutto vuoto perché non c’è promozione e l’assessorato alla cultura non fa proposte attrattive o, se le fa, non le sponsorizza abbastanza. Anche io che sono di Urbino non le conosco”.
Un pensiero, questo, condiviso anche da Carlo Cangiotti, dipendente della Country House Colleverde, secondo cui “a causa di una scarsa organizzazione territoriale degli eventi” il turismo urbinate non è continuativo, ma caratterizzato da “notevoli aumenti di presenze in giorni come il 31 dicembre e il 1 gennaio” e un ‘tutto esaurito’ limitato ad alcune date.
Inoltre tutti gli albergatori e i ristoratori di Urbino sentiti confermano che il turismo natalizio nella zona è in gran parte italiano. Gli stranieri, soprattutto tedeschi e austriaci, scelgono la città del Duca come meta vacanziera solo nella stagione primaverile e molti di essi prediligono strutture con spa e aree relax varie, come la Country House Colleverde o l’Hotel Mamiani, più distanti dal centro.