URBINO, 23 GEN. – È questione di pochi giorni, Urbino avrà finalmente la sua biblioteca comunale civica. “Per noi era prioritario istituirne una – ha dichiarato il vicesindaco Roberto Cioppi al Ducato – al momento sarà una sede provvisoria a palazzo Boghi e sarà inaugurata entro dieci giorni. La riteniamo un’azione simbolica per la città durante la quale illustreremo il progetto per trasferirla nella sua destinazione finale, quella della Data”. Le tempistiche, in questo caso, sono un po’ più dilatate. “Entro 60 giorni dobbiamo presentare il progetto esecutivo – spiega il vicesindaco – successivamente dovremo pubblicare i bandi. Entro l’autunno contiamo di assegnare i lavori”. I lavori alla Data saranno finanziati grazie alla sovvenzione di 1 milione e 100.000 euro ricevuta dalla regione Marche.
“La sede si trova in un locale che prima era utilizzato dalla Pro Urbino come deposito. L’associazione dispone di un patrimonio libraio immenso che riguarda Urbino e tutto il nostro territorio, oltre a un’emeroteca del Resto del Carlino“. L’idea dell’amministrazione comunale, dunque, è stata quella di chiedere all’associazione di poter sfruttare tutto questo patrimonio abbandonato. “Abbiamo trovato una convenzione grazie alla quale potremmo mettere a disposizione di tutti l’immenso capitale di questi libri, mentre abbiamo fornito alla Pro Urbino una nuova stanza”. A descrivere gli spazi ottenuti dall’associazione è lo stesso Cioppi: “La stanza è bellissima, ha fregi del 1400 e abbiamo effettuato dei lavori di restauro per renderla più accessibile: abbiamo ripulito il pavimento e arredata per poterla utilizzare per la lettura. L’obiettivo è di allargarla ulteriormente sfruttando anche l’androne del palazzo”.
Il progetto della biblioteca civica è stato curato direttamente dal vicesindaco assieme a Sebastiano Miccoli, responsabile bibliotecario dell’Università, e da Andrea Bianchini, il responsabile regionale: “Sarà una struttura che risulterà comoda anche per i turisti che raggiungono Urbino. Questo spazio li aiuterà a conoscere meglio la storia della nostra città e di tutti i suoi patrimoni artistici”.