Turismo, crollo prenotazioni a Urbino. Gli albergatori: “I turisti hanno paura del terremoto”

di LORENZO CIPOLLA

URBINO – Anche il turismo urbinate comincia a contare i danni a causa del terremoto. Mentre la città già prepara il calendario degli eventi in programma per le feste, dalle mostre a Palazzo Ducale alle aperture straordinarie fino alla “Pasqua d’artista”, la paura di scosse si traduce in un calo di prenotazioni, nonostante Urbino si trovi a centinaia di chilometri dagli epicentri dei sismi che hanno devastato parte del centro Italia da agosto 2016 a gennaio 2017.

Ne sono convinti molti albergatori, tra loro anche Giulio Lonzi, consigliere di Confturismo e proprietario dell’Hotel Raffaello di Urbino: “L’Osservatorio Turistico delle Marche prevede che ci sarà un calo del 70% delle prenotazioni. Noi albergatori subiamo una pressione fiscale del 77%, abbiamo chiesto di abbassarla o di sospendere almeno la tassa di soggiorno per aiutare il turismo”. E muove anche altre accuse: nessuno s’è impegnato a fare dell’adeguata informazione per contrastare “l’ignoranza di chi immagina le Marche tutte terremotate”.

“Gli enti preposti – prosegue l’albergatore – non hanno fatto nulla: non c’è stato nessun incentivo, non hanno nemmeno girato uno spot” che potesse mostrare il vero aspetto delle Marche dopo il sisma, ovvero che non è tutto un cumulo di macerie come in altre province e regioni quali Lazio, Umbria e Abruzzo.

La paura ha superato i confini nazionali perché anche dall’estero le presenze registrano un calo. “Pochi giorni dopo il terremoto di fine agosto”- aggiunge Lonzi -“molti turisti stranieri hanno disdetto prenotazioni per un totale di 25.000 euro”.

“Sconto le camere dell’80%, fino ad arrivare al prezzo minimo per le singole”. Così facendo Lonzi sperava di attirare maggior clientela invece “nonostante questo al momento ho una sola prenotazione per le festività pasquali, mentre lo scorso anno la struttura era al completo”. E fornisce anche le cifre che dimostrano lo scarto tra il 2016 e il 2017: nei primi tre mesi dello scorso anno, da gennaio a marzo (Pasqua ‘cadeva’ il 27) il suo albergo aveva registrato 661 presenze contro le 251 di quest’anno. “A Pasqua 2016 avevo avuto, nei tre giorni dal 25 al 27, 37 ospiti mentre per adesso ho solo una camera prenotata” conclude il gestore del Raffaello.

Esprime lo stesso parere Marco Ricci, il responsabile delle prenotazioni dell’Hotel Meridiana: “Ci sono poche prenotazioni per Pasqua, quello che ci colpisce è la paura del terremoto. Perché gli anni scorsi lavoravamo bene anche se c’erano ponti successivi alla Pasqua, il 25 aprile e il primo maggio”.

La proprietaria del bed & breakfast Il Cortegiano Mirella Cioli: “La maggior parte delle prenotazioni le prendiamo su Booking.com ma un paio di mesi fa (in coincidenza con le scosse dello scorso gennaio) ho ricevuto due telefonate da persone che volevano sapere se nelle stanze si sentivano le scosse di terremoto” . 

Anche Maddalena Montebovi, titolare dell’Albergo Italia, ritiene che gli eventi sismici siano la spiegazione del calo delle prenotazioni nel 2017, “Per ora siamo al 60% dei posti letto ma negli anni scorsi si registrava il tutto esaurito già un mese prima della Pasqua”.

Il terremoto si è anche sovrapposto a un trend vacanziero sempre più affermato negli ultimi anni, come dice l’albergatrice: “È cambiato anche il tipo di vacanza, molto più mordi e fuggi rispetto agli anni scorsi: tendono a fermarsi per soggiorni brevi, di una notte, e sono sempre meno le persone che in questo periodo restano almeno per il weekend”.

Urbino non ha subìto danni significativi alle strutture, tuttavia gli albergatori di Urbino considerano il terremoto la causa principale di quello che si annuncia come una flessione sensibile delle presenze. Il consigliere regionale Boris Rapa nei giorni scorsi aveva già dichiarato che le prenotazioni sono calate del 20% nella provincia e che questa cifra aumenterà. Per questo ha chiesto che alla provincia di Pesaro e Urbino venga riconosciuto il danno indiretto previsto dal decreto legge sul terremoto.